L'INCHIESTA
Salerno commercio in crisi, così i social salvano i negozi di vicinato
La Confesercenti si affida alla Federico II di Napoli per indagini di mercato
SALERNO. A salvare le botteghe dagli attacchi della grande distribuzione e dalle ferite di una crisi economica che, almeno in città, sembra ben lontana dalla ripresa, potrebbero essere Instagram e Facebook. I social svolgono infatti un ruolo chiave nel progetto pensato dalla Confesercenti di Salerno per venire in soccorso dei negozi di vicinato. L’iniziativa partirà entro la fine del mese e vede la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, laboratorio di urbanistica e pianificazione del territorio, in partnership con la Camera di Commercio e l’amministrazione comunale.
«La contrazione dei consumi ha penalizzato tutti, ma le piccole attività commerciali di quartiere sono sicuramente quelle più massacrate, tant’è che ogni anno, nel turn over tra aperture e chiusure, registriamo una quota di imprese che chiudono i battenti pari al 25 per cento del totale – spiega il commissario straordinario di Confesercenti Pasquale Giglio – Il dato più allarmante è che molte di queste sono attività storiche, con oltre mezzo secolo di vita. Non potevamo restare fermi ed abbiamo deciso di intervenire affidandoci a dei professionisti». In pratica il team dell’ateneo partenopeo effettuerà, tramite un apposito software, un’indagine di mercato tesa di volta in volta a capire i sentimenti espressi dai consumatori, fino ad individuare i fattori che influenzano le loro scelte ed il loro comportamento.
«Si tratta di un pacchetto di informazioni molto prezioso – sottolinea Giglio – La grande distribuzione da sempre si muove si questi binari, ma dati i costi onerosi della ricerca, nessun piccolo esercente potrebbe permettersi un’operazione del genere di tasca propria». Per questo l’associazione di categoria ha deciso di scendere in campo, finanziando un’analisi di mercato che offrirà ai commercianti la possibilità di conoscere con anticipo gusti e tendenze, sia dei residenti in città, che dei visitatori stranieri. «Il passaggio successivo vedrà protagonisti i social media – continua il numero uno di Confesercenti – I nostri esperti prepareranno una sorta di vademecum per invitare gli associati a promuovere quella determinata categoria merceologica e, conseguentemente, le offerte disponibili presso la propria attività commerciale, attraverso Instagram e Facebook. Chi non ha dimestichezza con questi strumenti dovrà acquisirla. La crisi c’è e non si può ignorare, proprio per questo bisogna attrezzarsi e per farlo è importante saper crescere e non restare fermi».
Si tratta del primo esperimento, in Italia, applicato ai negozi di vicinato. Si partirà in via sperimentale in tre comuni: Salerno, Agropoli e Sapri. A gennaio si tirerà già un primo bilancio per valutare se le indagini di mercato e la “propaganda” on line abbianon dato o meno i loro frutti. Poi si stabilirà se estendere il progetto anche ad altre realtà commerciali.
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