IL CASO

Salerno, cartelle Soget annullate: il Comune "spiazzato"

Summit a Palazzo di Città dopo la decisione della Corte di giustizia tributaria e in vista del prossimo Consiglio comunale: si valutano le possibili "contromosse"

SALERNO. Il summit già previsto di ieri pomeriggio a Palazzo di Città fra i responsabili politici e amministrativi delle casse del Comune di Salerno ha visto l’aggiunta, più o meno improvvisa, di un altro punto all’ordine del giorno. Nella riunione in cui si sono definiti gli ultimi dettagli delle questioni economiche che saranno all’ordine del giorno dell’Aula il prossimo 30 maggio, infatti, si è discusso anche della decisione della sesta sezione della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Salerno che ha accolto il ricorso del commercialista Giovanni Monetti presentato per invalidare le cartelle di pagamento emesse dalla Soget - la società che fino a qualche settimana fa effettuava il servizio di riscossione dei tributi per conto del Comune - a partire dal 2 dicembre 2020. In base al ricorso accolto dai giudici, la Soget non aveva titolo a richiedere le somme in quanto il Comune affidò per soli cinque anni a partire dal 2 dicembre del 2015 il servizio di riscossione e ritenuti non prorogabili. Una vera e propria “bomba”, dunque, pronta a deflagrare a Palazzo di Città con un’amministrazione costretta a fare i conti con un pesante rosso in bilancio e che, adesso, dovrà rivedere tutti i piani. Nel summit di ieri pomeriggio si è discusso della vicenda e sono state valutate le possibili “contromosse” da mettere in atto per far sì che la situazione non diventi ancora più pesante per l’Ente con il rischio di una serie di ricorsi a catena che andrebbero a cambiare tutte le poste del bilancio. Le valutazioni, in particolare, dovranno soffermarsi sul quantum degli incassi ritenuti dai giudici non dovuti che, dunque, potrebbero finire nel limbo.