MOBILITA' E AMBIENTE
Salerno, «Bus “gratis” per i cittadini. Ora serve una rivoluzione»
Il “modello Bari” convince ma restano i problemi: «Il sistema è da adeguare»
SALERNO - Venti euro per viaggiare in città per un anno intero sui pullman: è la rivoluzione che ha adottato Bari e che sta facendo discutere l’Italia intera. L’abbonamento annuale urbano, infatti, scende da 250 ad appena 20 euro per favorire la mobilità sostenibile e stimolare l’utilizzo del trasporto pubblico locale. «Siamo la prima città italiana ad adottare questa politica, garantendo a tutti i cittadini l'accesso al trasporto pubblico locale», ha sottolineato il sindaco barese Antonio Decaro . L'investimento del Comune di Bari sarà di circa 5 milioni di euro (i residenti, però, sono oltre 300mila, il triplo di Salerno), e si presume che si aggiungeranno 20mila abbonamenti annuali. Potranno accedere tutti i cittadini, senza limitazioni. La misura affiancherà altre già esistenti, come per gli over 65. Una rivoluzione che De Caro ha adottato sapendo di indicare anche un percorso alle altre città, essendo lo stimato presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani.
Le reazioni in Campania. «L’iniziativa del sindaco di Bari è degna di attenzione, come tutte quelle che possono favorire l’uso del trasporto pubblico locale, ma bisogna tenere conto sempre delle disponibilità di cassa», specifica il presidente della commissione trasporti del consiglio regionale della Campania, Luca Cascone . «Il bilancio regionale già oggi impiega 35 milioni di euro per garantire l’abbonamento gratuito agli studenti che si concretizza anche con un aiuto alle famiglie. Prima della pandemia, i biglietti e gli abbonamenti del Tpl garantiva circa 160 milioni di euro di incassi delle aziende di trasporto: se si riduce a poche decine di euro l’abbonamento annuale, come a Bari, la differenza la devono stanziare le casse pubbliche».
La situazione a Salerno. «Ogni iniziativa che possa incentivare il trasporto pubblico locale è da analizzare e questa certamente lo è», specifica l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella . «Si potrebbe pensare anche a sperimentazioni locali, il problema però sono gli investimenti. Credo che a Salerno ci sia bisogno di ripensare innanzitutto al piano dei trasporti locali e aggiornarlo. Dopo l’ok al Pums, che dà anche delle indicazioni sul sistema di trasporto pubblico locale, si darà il via ad una sua profonda revisione».
Il dubbio. «Incentivare l'uso dei mezzi di trasporto collettivi è una strategia vincente in termini ambientali e di vivibilità delle città», sottolinea l’ingegnere ambientale Nicoletta Fasanino che ha collaborato alla redazione di diversi piani per la mobilità in Campania e adesso lavora ai progetti dell’Alta velocità Napoli- Bari. «Occorre però che il sistema dei trasporti sia adeguato alle esigenze degli utenti. Tratte, tempi di percorrenza e di attesa sono alcuni dei fattori da valutare. Per sistemi fortemente interconnessi funzionalmente, si pensi in primis al turismo e al trasporto merci da e per i porti e le zone industriali, ma anche territorialmente decentrati quali quelli campani o all’interno delle stesse città, urge correre ai ripari con piani comprensoriali e intermodali per affrontare concretamente l'annosa problematica del traffico che altrimenti non si risolverebbe nemmeno attraverso la gratuità delle corse».
L’intervento strategico. Sul fronte dei trasporti a Salerno, arriva una notizia centrale per il funzionamento e lo sviluppo dell’intera rete: «È di 15 milioni di euro lo stanziamento che garantirà l’ammodernamento dei binari dell’ingresso dei treni a Salerno e consentirà a quelli della metropolitana di non attendere, alle volte per minuti, di entrare in stazione e anche di proseguire oltre, verso l’Università - ha sottolineato il consigliere regionale Cascone - . Sarà questo un intervento importante nell’ottica di assicurare una metro davvero autonoma, senza incroci ferroviari, velocizzando la tratta urbana della metro, ma che si innesta nel progetto generale da 185 milioni di euro che consentirà il collegamento tra la stazione di Salerno e l’aeroporto. Rfi aprirà il cantiere per il prolungamento della metro dalla stazione Arechi fino a quello dello scalo aereoportuale Salerno-Costa d’Amalfi entro quest’anno ».
Salvatore De Napoli