L'EMERGENZA IN CAMPANIA

Rifiuti, firmato il decretoSerre resta "carta di riserva"

Il sindaco Cornetta critico con Bertolaso per l'inserimento di Valle della Masseria. Clima più disteso a Parapoti

«Serre ha già dato». Le parole di Guido Bertolaso, sottosegretario alla presidenza del consiglio, pronunciate ieri a Napoli sono chiare. E in serata il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto del governo Berlusconi. Dieci discariche che serviranno allo smaltimento dell’immondizia di tutta la regione Campania. Nella mattina di oggi i nomi saranno ufficiali e pubblicati sulla gazzetta ufficiale.
Tutto è pronto, dunque, per l’allestimento dei siti di stoccaggio, con il pugno duro per i manifestanti che proveranno ad impedire i lavori e la sistemazione degli impianti. La città degli Alburni al momento può restare tranquilla, anche se la tensione nelle ultime ore rimane alta. Infatti da parte del capo della Protezione civile non c’è stata nessuna smentita su un eventuale riserva, solo «rispetto ed attenzione» ha spiegato. Valle della Masseria rimane ancora in ballo come ultima alternativa, come cava d’emergenza da utilizzare in caso di necessità, quando ormai tutti i "buchi" della regione fossero saturi. Prima, secondo l’agenda stilata da Bertolaso, apriranno Sant’Arcangelo Trimonte (Benevento) e Savignano Irpino (Avellino) dove i lavori sono già iniziati e termineranno entro il mese di giugno. Due discariche da 700mila tonnellate, quasi quanti ne contiene ora Macchia Soprana a Serre. Dopo toccherà alle altre province dare il proprio contributo all’emergenza campana.
Tutto come programmato ed anticipato al sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, da Gianni De Gennaro che lo ha convocato l’altro giorno d’urgenza. «State tranquilli, anche se ci fosse il vostro nome a Valle della Masseria arriveremo nella vostra città alla fine, quando ormai i termovalorizzatori saranno completati. Quindi anche se c’è il nome siete fuori» sono in sintesi le parole del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti a Cornetta accorso a Piazza del Plebiscito accompagnato dal comitato di lotta cittadino. Frasi che per il momento sono un presagio. Serre ci sarà, ma non sarà utilizzata. «Lo so che Serre è inclusa - ha detto ieri Cornetta dopo la conferenza stampa di Bertolaso - il nome della mia città sarà inserito nel decreto. Se Bertolaso è una persona responsabile non dovrebbe fare questo».
Dichiarazioni che lasciano presagire un’altra lotta contro le forze dell’ordine, le stesse scene che un anno fa fecero del piccolo centro simbolo della lotta contro le discariche: «Nel caso ci fosse il nome di Valle della Masseria - ha spiegato più volte il sindaco - bloccheremo anche Macchia Soprana». Una protesta che metterebbe in ginocchio la Campania. Quella di Serre, infatti, per ora è l’unica discarica funzionante. Ed il blocco comporterebbe l’immediato peggioramento dell’emergenza. Chi dorme sonni tranquilli, invece, è Montecorvino Pugliano. Domenico Di Giorgio, sindaco, e Rosetta Sproviero, la "pasionaria" ora sua vice, hanno trascorso una giornata al telefono cercando di capire se la cava di Parapoti fosse inserita nell’elenco proposto da Bertolaso: «Ho fiducia nelle istituzioni e soprattutto in Guido Bertolaso. Chi meglio di lui conosce la nostra questione e quanto abbiamo sofferto. Sono tranquilla, seriamente. Infine - dice la Sproviero - a tutti quelli che si nascondono dietro il commissariato voglio dire una cosa: devono fare una buona raccolta differenziata». Infine poche novità per il termovalorizzatore di Salerno voluto da Vincenzo De Luca. Bertolaso ha confermato ieri che l’impianto sarà realizzato come voluto dal sindaco del capoluogo assieme a quelli di Acerra e Santa Maria la Fossa.
Vincenzo Pane