LA TRAGEDIA

Raffaele stroncato da un malore. Oggi ultimo saluto ad Acquarola

L’autopsia è stata eseguita presso l’obitorio dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno

MERCATO SAN SEVERINO - Stroncato da un malore. Questo l’esito dell’esame autoptico sulla salma di Raffaele Carratù, il 39enne di Mercato San Severino ritrovato senza vita tra gli scogli del molo Masuccio a Salerno, dopo essere sparito per quasi due giorni. L’autopsia è stata eseguita presso l’obitorio dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove il corpo era stato trasferito a seguito del ritrovamento, nella tarda mattinata di martedì, da parte degli uomini della Guardia costiera. Una volta liberata la salma e restituita ai familiari, sono fissati per oggi i funerali: alle 11.30 le spoglie di Raffaele torneranno a casa, nella “sua” Acquarola, per la veglia funebre nella chiesa della frazione. Alle 17.30 si terranno le esequie, con l’ultimo saluto allo sfortunato muratore di una comunità pronta a stringersi in un abbraccio commosso alla madre e ai fratelli della vittima.

Parallelamente all’autopsia sono proseguiti gli accertamenti su una vicenda che per quasi 48 ore, prima del tragico epilogo, ha monopolizzato l’attenzione del popolo di Mercato San Severino. L’operaio domenica si era recato a Salerno con tre amici, a quanto sembra per una normalissima giornata di mare. Poi gli altri tre avrebbero perso le tracce di Carratù: probabile che quest’ultimo stesse facendo un bagno, visto il costume che indossava, e l’ipotesi è che proprio in acqua un infarto lo abbia colto di sorpresa, uccidendolo senza che nessuno potesse soccorrerlo. Le ricerche, partite domenica, sono proseguite tra preoccupazione, speranze e accorati appelli social fino al ritrovamento della salma, avvenuto martedì. I tre amici, non vedendolo tornare, avevano avvisato le forze dell’ordine e riportato la sua auto in paese.

Francesco Ienco