Premio Mamma Lucia alle donne coraggio 

Il riconoscimento alla Montanino, che rieducò il killer del marito, e alla giornalista di guerra Porsia

Resi noti i nomi delle “donne coraggio” che riceveranno il Premio Mamma Lucia per essersi «particolarmente distinte nella vita sociale come testimoni attive di solidarietà, difesa dei diritti umani e cultura di pace, sul modello della “maternità universale”» della mater dolorosa cavese che alla fine della Seconda Guerra Mondiale recuperò le salme di centinaia di soldati tedeschi per restituirle alle famiglie.
Nella sala delle adunanze di Palazzo di città, nella mattinata del prossimo 3 giugno, ad ottenere il riconoscimento ci sarà Lucia Montanino: il marito, guardia giurata, fu ucciso nel 2009 nel corso di una rapina. Quel tragico evento le sconvolse la vita però la Montanino ha reagito andando a fare persino volontariato nel carcere minorile di Napoli dov’era rinchiuso l’assassino del marito, facendosi carico del recupero dell’adolescente responsabile del delitto.
Nella Sezione “Con l’occhio delle donne”, dedicata a Carmela Matonti, il premio sarà conferito alla giornalista e scrittrice Nancy Porsia, che nello scorso decennio ha lavorato sul campo nelle zone più calde del mondo: Libia, Iraq, Siria, Libano e Tunisia. È stata una testimone straordinaria, unica giornalista stanziale in Libia dalla fine della Rivoluzione fino al 2016. A rendere ancora più attuale la sua figura, gli studi e le inchieste sui flussi migratori nel Mediterraneo e sul mondo dei trafficanti.
Il prossimo 6 giugno sarà anche inaugurato il museo dedicato a Mamma Lucia, nel cuore del centro storico della città, in corso Umberto I, con ingresso nel cortile dell’ex carcere, in locali concessi dal Comune. Interverrà anche l’ambasciatore della Repubblica di Germania in Italia, Viktor Elbling. Il museo è stato realizzato grazie alla donazione in comodato d’uso del materiale offerta dalla famiglia Apicella. Al suo allestimento ha provveduto su basi volontarie il comitato “Figli di Mamma Lucia” (presieduto da Felice Scermino e composto da Lucia Avigliano, Annamaria e Lucia Apicella, Gennaro Galdo, Gaetano Guida, Alfonso Prisco, Beatrice Sparano e Franco Bruno Vitolo. Nell’occasione sarà anche consegnata la benemerenza civica al professore tedesco Lutz Klinkhammer, vice direttore dell’Istituto Storico germanico di Roma, che ha collaborato con Francesco Lamberti negli studi e nella realizzazione di “Salerno 1943” un importante volume che rievoca anche nei minimi dettagli e su basi documentarie le vicende militari di quei cruciali giorni dello sbarco. (fra.ro.)
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