IL FATTO

Pagani, rogo nell’area ex Fatme: paura e danni

Le fiamme divampate all’interno di un capannone che conteneva materiale cartaceo. Incendio spento a tarda sera: s’indaga

PAGANI - Fiamme alte all’interno di un capannone contenete carta e cartone, una colonna densa di fumo visibile in tutto l’Agro. L’incendio è divampato poco dopo le 20 di ieri, all’interno di una delle ditte che si trovano nell’area ex Fatme a Pagani, tra via Filettine e via Madonna di Fatima. Impossibile al momento stabilire il punto preciso di innesco del rogo e le imprese interessate, visto che l’area industriale ospita diversi opifici e di più società. Solo a fiamme domate e area messa in sicurezza si potrà stabilire la portata e i danni causati dal rogo e quali aziende sono state coinvolte.

Al momento, l’area più interessata è quella di un deposito di cellulosa con la quale si produce carta e cartone. Un deposito grande che avrebbe sprigionato le alte fiamme e una densa colonna di fumo nero. Purtroppo, il vento che spirava ieri sera ha alimentato il rogo in maniera netta, tant’è che dalle foto si vedono le lingue piegate fortemente di lato e per una lunga estensione.

A far fronte all’incendio ci sono numerose squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno e attivate anche due squadre da quello di Napoli e due autoscala. Un valido ed importante supporto lo hanno dato i volontari dell’associazione di protezione civile Papa Charlie di Pagani, con un’autobotte e personale specializzato proprio nello spegnimento anche di questo tipo di incendi. All’interno del complesso ex Fatme è disponibile una buona capacità di rifornimento di acqua che ha consentito ai mezzi di soccorso di non allontanarsi per caricare le autobotti e quindi di tenere alta e costante la capacità di spegnimento.

Una lotta contro il tempo per evitare l’estendersi del rogo ai capannoni limitrofi, danneggiando altre proprietà, ma anche perché in alcuni di questi c’è stipato materiale fortemente infiammabile. In altre strutture un tempo appartenute alla Fatme, sono insediate attività che utilizzano bombole per sanitari e in un’altra sarebbero conservati alcol e detersivi. Tutto materiale non solo che va a fuoco facilmente, ma che è difficile da domare velocemente, prima che si estenda ad altri opifici. In alcuni di questi capannoni più vicini alle fiamme ci sarebbero anche dei contenitori che sotto l’aggressione del fuoco potrebbero esplodere.

Sicuramente, bisognerà attendere oggi per la messa in sicurezza dell’area interessata direttamente dell’incendio. Il problema è anche la colonna di fumo che si è sprigionata e alta diverse decine di metri. La ricaduta a terra di questo fumo si è diretta verso un’area coltivata e con la presenza di numerose case. Tra le direzioni prese dal fumo anche quella di Nocera Inferiore, che dista in linea d’aria pochi chilometri, tant’è che l’ormai ex sindaco Manlio Torquato ha consigliato la chiusura di balconi e finestre ai residenti ai confini con Pagani, almeno fino a quando la situazione non sarà sotto controllo.

Preoccupati pure le famiglie paganesi che abitano nei pressi dell’ex Fatme non tanto per fiamme, ma per il fumo che intorno alle 23 di ieri, per fortuna, è calato grazie all’aggressione del rogo da parte di più squadre dei vigili del fuoco e dell’associazione Papa Charlie in contemporanea. In serata è calato il vento e questo ha diminuito la forza di espansione del fumo e del fuoco, anche se all’improvviso il rogo sembra riprendere vigore. Sul posto pure i carabinieri per garantire la sicurezza delle persone e avviare le indagini sul rogo.

Salvatore De Napoli