IL RESTYLING

Nuovo Arechi, c’è la gara per il progetto

L’Arus accelera: bando da 1,5 milioni per il “disegno” dell’impianto di via Allende. Rivoluzione viabilità, ok al fotovoltaico

Non ci sarà nessuna pista d’atletica nel nuovo “principe degli stadi” ma, intanto, negli uffici dell’Arus alla Mostra d’Oltremare dirigenti e tecnici sembrano essersi trasformati in tanti “Patta-Jacobs-Desalu- Tortu”, i protagonisti della già mitica staffetta azzurra che ha trionfato alle ultime Olimpiadi di Londra. Si corre nell’Agenzia regionale dello sport per avviare - presto, prestissimo - il maxi restyling dello stadio Arechi, sovvenzionato da Palazzo Santa Lucia con 35 milioni. Tanto che, a pochi giorni dalla delibera di giunta con cui sono stati “bloccati” i fondi, parte la prima gara. Questa volta niente staffetta ma un bando da 1,5 milioni di euro per affidare nel più breve tempo possibile la progettazione del nuovo stadio di Salerno. Un passaggio obbligato che consentirà di entrare subito nel vivo dei lavori.

Lo stadio nelle mani di un gruppo di lavoro. C’è fermento, dunque, attorno al maxi intervento che sarà a cura dell’Arus e dell’Ufficio Grandi Opere della Regione. Tanto che per il nuovo “principe degli stadi” è stato costituito un apposito gruppo di lavoro: il responsabile unico del procedimento è l’architetto Pietro Delle Donne , funzionario dell’Agenzia e già nella squadra dei tecnici che hanno lavorato agli interventi sugli impianti sportivi nei mesi che precedettero le Universiadi oltre che referente dell’Arcadis, l’Agenzia regionale per la difesa del suolo, per altre opere come la realizzazione della sede del distaccamento dei vigili del fuoco di Sarno. Come supporto al Rup, poi, il direttore generale Flavio Di Martino ha nominato la funzionaria Rosaria Rizzo , l’architetto Nunzia Baldascino , i dipendenti Giorgio Angrisano e Orazio Ogliastro che avranno il compito di sbrigare la “pratica Arechi”. Sono loro, dunque, i “Patta-Jacobs-Desalu-Tortu” del “principe degli stadi”, gli staffettisti chiamati a correre per dare il via alla trasformazione dell’impianto di via Allende.

La genesi dell’intervento. E le quattro determine pubblicate nelle ultime ore dall’Arus - due riguardano soltanto gli adempimenti economici per il bando della progettazione e per gli interventi da 1,3 milioni per la sicurezza già andati a bando spiegano anche come sia nata l’idea di ristrutturare l’Arechi. Roba di un mese fa: il 15 e il 16 settembre, su invito del Comune di Salerno, i tecnici dell’Arus hanno effettuato alcuni sopralluoghi in via Allende «al fine di identificare le problematiche e le esigenze funzionali ed estetiche per la riqualificazione e l’ammodernamento dell’impianto sportivo». Due settimane dopo, il 28 settembre, sempre il Comune ha avviato il percorso di concertazione - con le autorità di gestione dei fondi europei che saranno impiegati per i lavori e l’Arus - per la riqualificazione dello stadio. Già quarantott’ore dopo, il 30 settembre, è stata trasmessa all’Agenzia la nota tecnica in cui il Comune ha dettagliato la «tipologia di interventi necessari che riguardano la copertura e l’illuminazione dello stadio, il restyling edilizio e la valorizzazione della qualità architettonica dell’impianto sportivo e degli ambienti interni (spogliatoi, punti ristoro, locali tecnici), riorganizzazione della viabilità esterna allo stadio», trasmettendo gli elaborati tecnici e le planimetrie. E stimando la necessità di un investimento da 35 milioni per il nuovo Arechi. Risultanze che, poi, hanno portato pochi giorni dopo alla delibera di giunta regionale con cui è stato impostato il restyling dello stadio.

Subito la gara per la progettazione. L’Arus, dopo aver preso atto della programmazione dei 35 milioni per il restyling dello stadio e aver ricevuto l’incarico di occuparsi degli interventi, si è subito mossa: già sono stati effettuati dei sopralluoghi da parte di Delle Donne e del personale che, insieme alle altre verifiche sul “principe degli stadi” effettuati ai tempi delle Universiadi, li ha portati a condurre uno studio preliminare per la redazione del documento di indirizzo alla programmazione. Il cosiddetto Dip, il cardine dell’intervento: nella relazione, infatti, c’è piena contezza degli interventi necessari, delle tempistiche per la realizzazione e degli obiettivi da raggiungere da prevedere nel progetto per l’Arechi. L’Arus, però, allo stesso tempo ha preso atto che «non è in grado di provvedere internamente alla progettazione e alla direzione dei lavori in quanto i dipendenti in possesso delle necessarie e adeguate professionalità sono già impegnati in altre attività» e che «occorre esperire un apposito affidamento ». Una gara per la progettazione, dunque, con base stimata a 1 milione 513mila euro. L’importo supera la soglia comunitaria e, quindi, si procederà con l’affidamento tramite una procedura aperta con affidamento all’operatore economico che presenterà l’offerta economicamente più vantaggiosa. Chi si aggiudicherà la gara per la progettazione dovrà effettuare indagini, verifiche e saggi sulle strutture esistenti e sul terreno ma anche produrre studi di fattibilità sulle nuove strutture e sugli impianti, con un capitolo particolare dedicato all’impianto fotovoltaico che, dunque, vedrà la luce sulla copertura dello stadio. Verifiche che necessiteranno di tempo. Ma gli “staffettisti dell’Arechi” sono pronti ad accelerare ancora e tagliare i tempi per far rinascere il “principe degli stadi”.