IL REPORT DI OPENPOLIS

Multe, riecco il boom: incassati 4 milioni

Nel capoluogo ogni cittadino ha pagato un’ammenda da 32 euro. Verbali moltiplicati anche a Capaccio, Nocera e Cava

SALERNO - Nel 2021, nell’anno della prima ripresa dopo la fase caldissima della pandemia, ogni cittadino residente a Salerno, che sia un bimbo in una culla o un anziano con difficoltà di deambulazione, hanno “pagato” una sanzione di 32,95 euro. È quanto emerge dal report di OpenPolis che ha analizzato gli introiti di tutte le amministrazioni comunali d’Italia “provocati” da multe e ammende in base alla voce delle entrate di bilancio chiamata “proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti” che conta gli incassi provenienti da multe, ammende, sanzioni, somme per il risarcimento danni e oblazioni comminate a carico delle famiglie, delle imprese, delle altre amministrazioni pubbliche o di istituzioni sociali pubbliche o private operanti all’interno del proprio territorio. La media nazionale del 2021 degli incassi pro capite è calcolata in 14,65 euro. All’ombra del Castello d’Arechi, dunque, i cittadini hanno pagato più del doppio del trend italiano.

La situazione nel capoluogo. Il Comune di Salerno, vista la sua “grandezza”, è inevitabilmente quello della provincia dove ci sono stati i maggiori incassi: nel 2021, infatti, l’entrata di bilancio da questi capitoli è stata pari a 4 milioni 221mila euro che, divisi per gli oltre 130mila residenti nel capoluogo, porta un “peso pro capite” delle sanzioni pagate a 32,95 euro. Un punto, quello delle sanzioni e del recupero dei crediti delle multe, su cui batte molto l’amministrazione che, nel piano di rientro del cosiddetto “Salva Città” stilato dall’assessore al Bilancio, Paola Adinolfi, e approvato dalla Giunta prima dell’ultimo ok del Mef, ha nel rientro di questi soldi uno dei capisaldi per limare il pesante debito delle casse comunali. Ma non è l’unico Comune della provincia ad aver avuto un incasso “milionario” da multe e ammende: in seconda posizione nel totale, infatti, si piazza Capaccio Paestum che nel 2021 si è vista versare 1 milione 757mila euro. Sul gradino più basso del podio c’è Cava de’ Tirreni con il suo incasso da 786mila euro che precede di poco Nocera Inferiore (723mila euro). C’è da segnalare anche che ben 50 Comuni del Salernitano, in base ai dati in possesso di OpenPolis, non hanno incassato un euro: fra i più grandi si segnalano Vietri sul Mare e Sassano oltre a tanti piccoli centri dell’area Sud.

Il “peso” sui cittadini e il boom di Rutino. Analizzando la graduatoria dei pagamenti pro capite di multe e ammende nel 2021, però, la classifica viene “sconvolta” rispetto a quella del totale degli incassi. In prima posizione, infatti, c’è Rutino: secondo i dati di OpenPolis, infatti, nel paese cilentano di poco più di 800 anime ogni residente ha pagato sanzioni per un totale annuale di ben 121,80 euro. Nell’anno della ripresa post-pandemia, infatti, sono stati incassati ben 93mila euro, gran parte provenienti dalla costante attività dell’autovelox fissato sulla strada Cilentana proprio nel territorio comunale rutinese. In seconda piazza, invece, c’è Positano: l’amministrazione della “perla” della Costiera Amalfitana, infatti, ha incassato 311mila euro di multe e sanzioni per un “peso pro capite” pari a 82,70 euro a cittadino. A chiudere il podio, invece, c’è ancora Capaccio Paestum: all’ombra dei Templi, ogni cittadino ha pagato sanzioni per 78,71 euro. In questa speciale classifica, invece, Salerno si attesta “soltanto” in decima piazza preceduta da tanti centri turistici in particolare della Costiera Amafitana: al quarto posto c’è Atrani (78,50 euro pro capite con incasso totale da 62mila euro) seguita da Conca dei Marini (76,80 euro per ogni cittadino e 51mila euro incassati), Maiori (53,18 euro e incassi per 287mila euro), Cetara (45,07 euro a testa per un totale di 90mila euro), Minori (42,84 euro per ogni residente e un totale di 111mila euro) e Pollica (38,48 euro per 83mila euro di incassi totali).

I “casi limite”. Nel report emergono anche delle situazioni che sono talmente tanto clamorose da far sorridere. C’è, per esempio, il caso di Melpignano, il borgo in provincia di Lecce famoso in tutto il mondo per la “Notte della Taranta”: l’amministrazione salentina ha incassato nel 2021 addirittura 5 milioni di euro per un peso “pro capite” pari a 2357 euro sui suoi 2218 residenti. Naturalmente non si tratta di una popolazione “completamente fuori controllo” da essere tartassata di multe e sanzioni: la causa di questo boom è da ricercarsi in un autovelox presente sul territorio comunale che, a quanto sembra, non lascia davvero scampo a nessuno. E una situazione simile a questa c’è anche in Campania. A Puglianiello, per la precisione: nel 2021, infatti, il Comune in provincia di Benevento ha incassato 1 milione 104mila euro di sanzioni che, divise per i 1334 abitanti, portano il “peso pro capite” a 846 euro. Anche in questo caso, il boom di sanzioni è provocato da un autovelox posizionato lungo la Telesina.