IL CASO
Manca il dipendente comunale: fondi bloccati per il Piano di Zona
Pagamenti fermi da settembre perché l’ufficio addetto alle liquidazioni dei compensi è senza responsabile
SCAFATI - Progetti del sub-ambito 2 del Piano di zona Salerno 1, i percorsi formativi verso la cittadinanza non vedono la loro naturale retribuzione, è caos per palazzo Mayer. È prevista per la fine del mese la fine del sub-ambito che sarà ufficialmente in ogni sua sponte ed attività rimpiazzato dall’azienda consortile “Comunità Sensibile”, con il 1 aprile individuata come data di “start”. Rischia, però, il Comune di Scafati, Ente capofila del Piano che vede anche Angri, Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara al suo interno. L’Ente di Palazzo Mayer, infatti, rischia portarsi nel nuovo corso pesanti problemi non ancora risolti. Anche dal punto di vista economico. Nel corso del 2022 infatti sono nati una serie di percorsi di inclusione della cittadinanza neet o con difficoltà sociali nel territorio. Esempio importante è stato il progetto Itia (Intese territoriali di inclusione attiva), che ha previsto corsi di formazione e di sostegno orientativo a contrasto di fattori di disagio e marginalità economico sociale. Stesso discorso anche per il progetto Svolte (Superare la violenza con orientamento, lavoro, tirocini ed esperienze formative), dedicato alle donne vittime di qualsivoglia tipo di violenza fisica o psicologica attraverso attività di inclusione sociale. Entrambi i percorsi, per quanto di per sé trasformativi, avevano previsto anche un supporto economico per i partecipanti, in molti casi giovani di famiglie in difficoltà. Soldi che il comune Scafati non è riuscito da settembre ad oggi mai ad erogare. A denunciare la difficile condizione il prossimo candidato al consiglio comunale Gennaro Avagnano, già ex assessore durante il mandato di sindaco di Cristoforo Salvati. Ci sarebbe stata, a cavallo tra la vecchia amministrazione comunale e l’attuale commissariamento straordinario del prefetto Antonio D’Acunto, una mancata assegnazione di deleghe per il servizio di erogazione del contributo, in capo ad un ufficio che non prevede però ad oggi nessun funzionario addetto. (ar)
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