LA SENTENZA

Le "consegne a domicilio" della droga: stangata la gang di Salerno

Mezzo secolo di condanne a cinque componenti del gruppo di via Irno

SALERNO. Da via Irno avevano esteso gli affari dello spaccio di droga in tutta la città. A capo dell’organizzazione dei “guaglioni di via Irno” c’erano i “fratelloni” Pietrofesa. Giorgio Pietrofesa, alias “Militare Grande”, 33 anni, ieri è stato condannato in primo grado a 17 anni e 7 mesi di reclusione dai giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Salerno, presidente Mariella Montefusco. Secondo la Dda di Salerno era il braccio destro del fratello, Aniello Pietrofesa detto Ciro, considerato il dominus dell’organizzazione, giudicato con il rito alternativo e la cui posizione è stata stralciata dal processo ordinario. I due fratelli organizzavano le spedizioni nell’hinterland Napoletano, a Secondigliano, dove acquistavano lo stupefacente (eroina, cocaina e crack) che finiva nelle piazze dello spaccio. Uno degli spedizionieri dell’organizzazione era anche Carmine Grimaldi, alias “Chicco”, 33 anni, di Salerno che organizzava i viaggi nel famigerato quartiere della città partenopea. La droga, invece, veniva custodita da Mario Grimaldi, il padre di Mario, che vive a Giffoni Sei Casali. Padre e figlio sono stati condannati, rispettivamente, a 12 anni e a 8 anni e 11 mesi di reclusione. Sono stati condannati, al termine del giudizio ordinario, altri due componenti del sistema di “drug delivery”: Eddy Paparone, 25 anni di Salerno, a 10 anni, e Nunzio Candela, 24 anni, a 8 anni e 7 mesi di reclusione.

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