fondo caiazzo
Impianti sportivi, nuovo rinvio
Non saranno pronti per l’estate ma procede la bonifica dell’area
Si sperava fossero pronti per l’inizio di questa estate i nuovi impianti sportivi di Fondo Caiazzo, e invece sembra ci sia da aspettare ancora un po’. Intanto però è quasi chiusa la questione bonifica. Con una determina di ieri, infatti, è stato disposto il pagamento di buona parte del costo totale delle operazioni di pulizia dell’area. 8.292 euro. Questa è la cifra che Palazzo di Città può oggi permettersi di erogare come acconto a fronte della fattura di 9.922 euro iva inclusa emessa nel 2013 dall’azienda municipalizzata Angri Eco Servizi. Soldi necessari per ripulire quella che – prima di diventare il cantiere destinato ad accogliere le nuove strutture sportive – appariva ormai come un’area completamente abbandonata al degrado.
Ma ha una storia lunga Fondo Caiazzo, complessa e che forse non può dirsi conclusa. Risale al 1981 il contenzioso tra i proprietari e il Comune. L’amministrazione dell’epoca requisì l’area ai Caiazzo (insieme a un altro fondo, in via Concilio) per costruire i prefabbricati. Ma secondo gli ormai ex proprietari quella del 1981 fu un’occupazione e non un esproprio legittimo, tanto che hanno richiesto la restituzione del fondo e il risarcimento di 500mila euro di danno. Nel frattempo però i lavori sono andati avanti.
Lo stadio “Novi” dovrebbe essere riconsegnato a società e tifosi già dall’inizio del prossimo campionato. Sorgeranno in prossimità del campo da calcio cinque campi da tennis, tre in cemento e due in terra rossa. Previste anche una palestra e una piscina olimpionica. Ma per quest’ultima idea la questione è più complicata: l’unica proposta progettuale al vaglio della commissione giudicatrice dopo la pubblicazione del bando con cui l’ente di via Crocifissa intendeva affidare i lavori, è stata scartata perché non perfettamente rispondente a quanto richiesto dal Comune.(v. c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ma ha una storia lunga Fondo Caiazzo, complessa e che forse non può dirsi conclusa. Risale al 1981 il contenzioso tra i proprietari e il Comune. L’amministrazione dell’epoca requisì l’area ai Caiazzo (insieme a un altro fondo, in via Concilio) per costruire i prefabbricati. Ma secondo gli ormai ex proprietari quella del 1981 fu un’occupazione e non un esproprio legittimo, tanto che hanno richiesto la restituzione del fondo e il risarcimento di 500mila euro di danno. Nel frattempo però i lavori sono andati avanti.
Lo stadio “Novi” dovrebbe essere riconsegnato a società e tifosi già dall’inizio del prossimo campionato. Sorgeranno in prossimità del campo da calcio cinque campi da tennis, tre in cemento e due in terra rossa. Previste anche una palestra e una piscina olimpionica. Ma per quest’ultima idea la questione è più complicata: l’unica proposta progettuale al vaglio della commissione giudicatrice dopo la pubblicazione del bando con cui l’ente di via Crocifissa intendeva affidare i lavori, è stata scartata perché non perfettamente rispondente a quanto richiesto dal Comune.(v. c.)
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