Francese sott’accusa per i 5 milioni persi
Vanificato il finanziamento per un errore dell’ufficio tecnico. La sindaca: «In cantiere altre opere strategiche per la città»
Piovono critiche da ogni lato all’indomani della notizia che ha suscitato un malcontento popolare non indifferente: Battipaglia perde i finanziamenti, che sarebbero ammontati a 5 milioni di euro, per la messa in sicurezza di edifici e territorio. Un errore da attribuire all’ufficio tecnico di Palazzo di Città che non ha presentato, come la prassi richiedeva, l’iter procedurale necessario per accedere ai finanziamenti del Ministero dell’Interno. Un errore che rischia di costare caro alla città capofila della Piana del Sele che perde un’occasione ghiotta per la sicurezza cittadina. Col giallo dei progetti: le cinque richieste ammontavano tutte precisamente a un milione di euro. La soglia minima che obbligava l’Ente agli adempimenti pagati con la bocciatura. Anche un euro in meno, per ogni progetto, avrebbe consentito al Comune di Battipaglia di “salvarsi”.
L’attacco più duro, all’indirizzo dell’amministrazione guidata da Cecilia Francese, arriva dall’associazione politica “Civica Mente”, che punta il dito contro la sindaca di Battipaglia. «La “Cecilia dei miracoli” - scrivano gli associati - è capace di fare qualunque cosa ma nel momento in cui ha la possibilità di ottenere tanti fondi si dimentica di adempiere agli aspetti burocratici. Un finanziamento senza il piano dei costi, come andare in banca per chiedere credito senza i documenti. Evidentemente è brava solamente quando deve fare quello che ha fatto in questi cinque anni: nulla». Sulla stessa linea d’onda c’è Fratelli d’Italia. Ugo Tozzi, responsabile Enti locali, attacca: «La sindaca dice che lavora anche il sabato e la domenica insieme ai dipendenti comunali, eppure non sono stati nemmeno capaci di intercettare dei finanziamenti dove bisognava semplicemente compilare un iter procedurale. Non è la prima volta che il Comune perde i fondi per ritardi o errori dovuti a delle incapacità».
Anche l’ex assessore Giuseppe Provenza, membro di Fratelli d’Italia da qualche mese, fa eco: «Il compito della politica è progettare e pianificare, ma forse piuttosto che vigilare hanno preferito fare i pic-nic negli uffici». Valerio Longo, ex consigliere di maggioranza in quota Forza Italia, rincara la dose: «L’ennesima figuraccia che non mi meraviglia. Per rifare asfalto e strisce l’amministrazione ci ha messo 3 mesi, come può pretendere di misurarsi con dossier come Terna, Puc, Asi, Alta Velocità e Ciclo dei Rifiuti e, appunto, progetti e accesso ai fondi di finanziamento». Molto più laconico il commento di Alfredo Liguori: «Una brutta figura, nonché l’ennesima occasione persa dall'amministrazione per fare qualcosa di buono per questa città». Intanto, lo stesso errore è stato fatto dall’ufficio tecnico di Olevano sul Tusciano che ha persone 1 milione di euro.
«L’ufficio su input dell'amministrazione si candida su tutte le occasioni che si rendono disponibili. Non su tutte le disponibilità, anche per la grossa mole di lavoro, riusciamo ad essere puntuali - è la difesa della prima cittadina -. In questa direzione abbiamo portato a casa circa un milione di euro per la sola progettazione nel 2020 e altrettanti ne arriveranno nel 2021, per la messa a punto di un parco progetti per opere strategiche. Sono nelle nostre casse comunali invece già un milione per la progettazione di grandi opere (Tusciano, viabilità cittadina e scuola Kennedy), come i 7 milioni della scuola Fiorentino o gli undici milioni del Pics». La Francese aggiunge: «Entro l'estate la città si doterà di un progetto esecutivo di circa 7 milioni di euro che dovrà assicurare ai cittadini per i prossimi decenni la totale incolumità rispetto al pericolo di esondazione del fiume Tusciano nel centro abitato».
Paolo Vacca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’attacco più duro, all’indirizzo dell’amministrazione guidata da Cecilia Francese, arriva dall’associazione politica “Civica Mente”, che punta il dito contro la sindaca di Battipaglia. «La “Cecilia dei miracoli” - scrivano gli associati - è capace di fare qualunque cosa ma nel momento in cui ha la possibilità di ottenere tanti fondi si dimentica di adempiere agli aspetti burocratici. Un finanziamento senza il piano dei costi, come andare in banca per chiedere credito senza i documenti. Evidentemente è brava solamente quando deve fare quello che ha fatto in questi cinque anni: nulla». Sulla stessa linea d’onda c’è Fratelli d’Italia. Ugo Tozzi, responsabile Enti locali, attacca: «La sindaca dice che lavora anche il sabato e la domenica insieme ai dipendenti comunali, eppure non sono stati nemmeno capaci di intercettare dei finanziamenti dove bisognava semplicemente compilare un iter procedurale. Non è la prima volta che il Comune perde i fondi per ritardi o errori dovuti a delle incapacità».
Anche l’ex assessore Giuseppe Provenza, membro di Fratelli d’Italia da qualche mese, fa eco: «Il compito della politica è progettare e pianificare, ma forse piuttosto che vigilare hanno preferito fare i pic-nic negli uffici». Valerio Longo, ex consigliere di maggioranza in quota Forza Italia, rincara la dose: «L’ennesima figuraccia che non mi meraviglia. Per rifare asfalto e strisce l’amministrazione ci ha messo 3 mesi, come può pretendere di misurarsi con dossier come Terna, Puc, Asi, Alta Velocità e Ciclo dei Rifiuti e, appunto, progetti e accesso ai fondi di finanziamento». Molto più laconico il commento di Alfredo Liguori: «Una brutta figura, nonché l’ennesima occasione persa dall'amministrazione per fare qualcosa di buono per questa città». Intanto, lo stesso errore è stato fatto dall’ufficio tecnico di Olevano sul Tusciano che ha persone 1 milione di euro.
«L’ufficio su input dell'amministrazione si candida su tutte le occasioni che si rendono disponibili. Non su tutte le disponibilità, anche per la grossa mole di lavoro, riusciamo ad essere puntuali - è la difesa della prima cittadina -. In questa direzione abbiamo portato a casa circa un milione di euro per la sola progettazione nel 2020 e altrettanti ne arriveranno nel 2021, per la messa a punto di un parco progetti per opere strategiche. Sono nelle nostre casse comunali invece già un milione per la progettazione di grandi opere (Tusciano, viabilità cittadina e scuola Kennedy), come i 7 milioni della scuola Fiorentino o gli undici milioni del Pics». La Francese aggiunge: «Entro l'estate la città si doterà di un progetto esecutivo di circa 7 milioni di euro che dovrà assicurare ai cittadini per i prossimi decenni la totale incolumità rispetto al pericolo di esondazione del fiume Tusciano nel centro abitato».
Paolo Vacca
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