L'OMCIDIO
Femminicidio a Ponteecagnano, l’assassino di Anna ha scelto il silenzio
Alfredo Erra non risponde alle domande del giudice e rimane nel reparto detenuti del Ruggi
PONTECAGNANO FAIANO - Non parla. Sceglie il silenzio, Alfredo Erra, nel corso dell’udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria davanti a Francesco Guerra, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno. Alle 14 d’un surreale giovedì all’alba del marzo più brutto di sempre, quello che è costato la vita ad Anna Borsa, 30 anni, giovane collaboratrice del salone di bellezza “Sica”, in via Tevere di Pontecagnano Faiano, l’ex che l’ha assassinata, il 42enne Erra, non rilascia dichiarazioni. Un’udienza da remoto: “’o mastino”, questo il suo soprannome, dal reparto detenuti dell’ospedale “Ruggi” ed il difensore d’ufficio, l’avvocato Ida Coraggio, dal suo studio.
Su richiesta del pm Marina Guglielmotti e dell’aggiunto Francesco Soviero, il gip “tramuta” il fermo in ordinanza di custodia cautelare. Le ipotesi di reato contestate sono l’omicidio premeditato d’Anna, il tentato omicidio del nuovo fidanzato della ragazza, il barbiere 38enne Alessandro Caccavale, ed il porto abusivo d’arma da fuoco, una Walther Ppk dalla matricola abrasa. Ieri la convalida del fermo dell’omicida, mentre per le 14 di oggi è già stato fissato l’interrogatorio di garanzia. Entro quell’ora, Erra potrebbe già esser stato trasferito al carcere di Fuorni. Lontano dal reparto detenuti del “Ruggi”.
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