SOS IMPIANTI SPORTIVI
Fanghi in vasca, la “Vitale” è off limits
Il maltempo ha danneggiato la piscina di Torrione: società e atleti costretti ad “emigrare” fuori città per gli allenamenti
SALERNO - Fango e melma in piscina e allenamenti saltati. Il maltempo che nello scorso weekend si è abbattuto su Salerno ha fatto pagare il suo conto anche alla “Simone Vitale”, la casa della pallanuoto salernitana. Dai bocchettoni sul fondo della vasca sono infatti fuoriusciti liquami anche in virtù di una manutenzione ordinaria che da anni non viene effettuata con puntualità, tanto da aver reso la struttura intitolata alla memoria del portiere e vigile del fuoco scomparso in quel tragico 24 maggio 1999 nel treno di ritorno da Piacenza a dir poco fatiscente. Già nei mesi scorsi, in pieno inverno, la rottura di una caldaia con la relativa mancanza di acqua calda, e la formazione di condensa e vapore a causa dell’assenza dell’Uta (unità di trasformazione area) avevano costretto molti atleti a rinunciare ai loro allenamenti per non esser costretti a nuotare provando a sfidare temperature gelide, prima che la piscina venisse chiusa a tempo indeterminato.
Ora anche negli ultimi giorni diverse società si sono trovate di fronte all’impossibilità di svolgere le proprie attività. La Rari Nantes, società militante in serie A1 che tra un mese circa darà il via al proprio torneo ospitando la Pallanuoto Trieste, ha dovuto “traslocare” alla piscina Nicodemi, provando a fare di necessità virtù a causa delle dimensioni ridotte dell’impianto di via Bottiglieri. Difficoltà anche per Circolo Nautico, che ha chiesto e ottenuto ospitalità al Fiore Club, e Rari Nantes Arechi (entrambe prenderanno parte al prossimo campionato di serie B), costretta a lavorare “a secco”. Se per alcuni giorni non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale in merito al disservizio, ma soprattutto agli interventi da mettere in atto per risolvere la problematica, il consigliere comunale Rino Avella , presidente della Commissione Sport del Comune di Salerno prova a rassicurare gli sportivi e le società cittadine.
«Ci è stato riferito che la ditta è stata già contattata e i filtri nuovi sono stati ordinati, nei prossimi giorni cercheremo di mettere fine a questa criticità ». Non solo il maltempo ma anche un’incuria perpetrata negli anni e contribuisce ad acuire le difficoltà. «Ci sono delle dimenticanze del passato che dobbiamo provare a superare, così come è accaduto per lo stadio Vestuti, per il quale sono stati stanziati altri 50mila euro per restituire quel minimo di dignità agli atleti e alle società sportive. A breve sarà nominato anche un dirigente degli impianti che possa fungere da raccordo con le società».
Proprio l’abbandono di una struttura che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per una città che ha una profonda tradizione incentrata sugli sport natatori accresce l’insofferenza per quanto concerne la situazione assolutamente carente in merito all’impiantistica sportiva del territorio. Mentre in tanti attendono come una chimera un Palasport degno di questo nome e molti altri sperano in un Vestuti rimesso a nuovo che possa fungere da centro polifunzionale in pieno centro, anche la “Simone Vitale” finisce (nuovamente) nell’occhio del ciclone. C’è infatti chi sottolinea infine la carenza del personale, con solo due addetti operativi e chiamati a provare a garantire la copertura di tutti i turni.
(ste.mas.)