SOS SANITA'

Entra al Ruggi dopo 15 ore in ambulanza

Caos all’ingresso del Pronto soccorso: paziente costretto ad attendere il ricovero dalle 13 all’alba del giorno successivo

SALERNO - La crisi dell’intero sistema dell’emergenza-urgenza all’ospedale “Ruggi” non ha più fine. Negli ultimi giorni, infatti, davanti all’ingresso del Pronto soccorso del nosocomio di via San Leonardo sono tornate le lunghissime file di ambulanze con gli operatori sanitari del 118 costretti ad eterne attese prima di poter “sbarellare”, portare all’interno dei reparti i pazienti trasportati con le loro “sirene”. Uno scenario diventato ormai rituale.

Anche senza l’incidenza del Covid che, negli ultimi tempi, non sta facendo più sentire tutta la sua forza. Ieri mattina, intorno alle 13, erano ben otto le ambulanze che aspettavano il loro turno in quell’area proprio davanti al Pronto soccorso di Salerno che, sempre più spesso, diventa una sorta di parcheggio per mezzi di soccorso. Ma ancora più drammatica è la situazione che si è registrata fra lunedì e ieri, quando un paziente è stato costretto ad attendere addirittura per 15 ore in un’ambulanza prima di accedere all’area dell’emergenza urgenza del principale nosocomio della provincia di Salerno. È accaduto a un uomo che aveva sollecitato la centrale operativa nel primo pomeriggio di lunedì: nella sua abitazione sono giunti i volontari della Misericordia Salerno che, in pochi minuti, l’hanno condotto in via San Leonardo.

Lì, però, è cominciata la sua odissea: al paziente, che non era in “codice rosso”, è stato chiesto di attendere per consentire gli interventi maggiormente urgenti. Minuti che sono diventate ore infinite e che hanno bloccato anche gli operatori del 118, impossibilitati a lasciare l’uomo per effettuare altre attività. La svolta è arrivata soltanto all’alba di ieri quando all’interno del Pronto soccorso si è liberato un lettino per prestare assistenza all’utente che aveva sollecitato un aiuto ben 14 ore prima.

«Nelle tante ore d’attesa, ci hanno ripetuto più volte che il reparto era saturo e non c’era un letto disponibile. Soltanto intorno alle 6 del giorno dopo c’hanno premesso di sbarellare il paziente per ricevere le cure e liberare anche il nostro mezzo di soccorso. Sta diventando sempre più difficile prestare assistenza a Salerno e in provincia», raccontano - ormai da tempo - gli addetti del 118 che da tempo sollecitano l’Azienda Universitaria guidata dal direttore generale Vincenzo D’Amato a chiedere un intervento - forte - delle istituzioni per risolvere queste problematiche. «Siamo costretti a lasciare le persone che chiedono aiuto sulle barelle in attesa che si liberi un letto all’interno». La stessa sorte, sempre nella giornata di lunedì, è toccata a una donna che era stata portata all’ospedale di via San Leonardo da un’ambulanza della Croce Verde. Per lei e gli operatori sanitari l’attesa è stata “più breve »: dieci ore prima di accedere all’area dell’emergenza-urgenza di via San Leonardo e ottenere le cure sperate. Dove avere un aiuto sta diventando sempre di più un’odissea visto che quanto accaduto nelle ultime ore al “Ruggi” sta diventando una triste e drammatica consuetudine.

(al.mo.)