LA STORIA

Dom Gennaro, «Subito una delibera per la beatificazione»

Marco Rizzo proporrà al consiglio comunale di Castellabate l’avvio della procedura

CAVA DE' TIRRENI - Il consigliere comunale del comune di Castellabate, Marco Rizzo , proporrà la beatificazione di dom Gennaro Lo Schiavo. «A circa 4 mesi dalla morte del caro dom Gennaro Lo Schiavo – afferma il consigliere Rizzo - sono tante le testimonianze di guarigioni miracolose per sua intercessione ». «Nativo di Castellabate, oltre 50 anni di vita religiosa, era il rettore del santuario l’Avvocatella di Cava de’ Tirreni. Ha speso la sua esistenza per gli altri, per i più deboli, per i meno fortunati, per i malati -spiega Rizzo - Condivido pienamente il pensiero espresso dall’Abate della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni per attivare da subito il processo per la sua beatificazione. Chiederò formalmente una proposta di delibera del Consiglio Comunale per fare voti alle autorità civili e religiose affinché il nostro concittadino venga al più presto beatificato. Oggi ne parlerò con il sindaco e nel frattempo preparerò una proposta da portare ai voti nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe tenersi entro fine mese ».

L’idea è di far iniziare il processo di beatificazione presso gli enti religiosi e civili. Nato a Castellabate, dove ha vissuto fino all'età di 20 anni, la famiglia di dom Gennaro abitava nella frazione San Marco. Aveva raggiunto il traguardo dei 50 anni di sacerdozio nel giugno del 2018 Padre Gennaro Lo Schiavo era monaco benedettino e rettore del Santuario dell’Avvocatella di Cava de’ Tirreni e dell’Avvocata sopra Maiori. Era conosciuto in tutta Italia per il suo ministero di esorcista. E' morto a marzo 2021, all’età di 77 anni, a causa di complicazioni dovute al Coronavirus, presso il reparto di rianimazione all’ospedale “Ruggi – D’Aragona” di Salerno. Il Santuario della Maria Santissima Avvocatella, nella Badia di Cava, sotto la guida di don Gennaro Lo Schiavo, è divenuto un centro mariano, meta di pellegrinaggio per moltissimi devoti. Diversi i casi di esorcismo risolti dai monaci. Quando era ancora in vita, il 13 di ogni mese i fedeli salivano ai piedi il monte Falerzio, rinnovando in questo modo la devozione alla Madonna dell’Avvocata. Il giorno 13 perché, da oltre 20 anni, viene diffuso nel santuario il messaggio della madonna apparsa a Fatima in quello stesso giorno.

Andrea Passaro