LA DENUNCIA

Costiera, boom guide “abusive”: "Il 95% non sono autorizzate" 

L’appello del presidente campano di categoria, Melziade

AMALFI. «Su 100 servizi di visite guidate in Costa d’Amalfi, 95 vengono effettuate da personale non abilitato, che si presta ad ogni sorta di abuso». A dirlo è Pietro Melziade, presidente dell’Associazione Guide turistiche Campania che, nel plaudire alla denuncia di un commerciante di Ravello nei confronti di un “accompagnatore” spacciatosi per guida turistica, condanna il fenomeno dilagante delle guide abusive che imperversano in Costiera Amalfitana. «L’ anno scorso ad Amalfi sono stati effettuati dei controlli e i vigili hanno fermato e multato circa 15 soggetti per esercizio abusivo della professione, persone che non avevano nessun titolo per accompagnare i turisti» spiega.
Si tratta per lo più autisti che fungono da “accompagnatori”. E non è un mistero che gran parte degli esercizi commerciali della Costiera Amalfitana sia divenuta gradualmente “ostaggio” di guide, conducenti di auto di lusso, accompagnatori di professione, concierge d’albergo. Dai ristoranti ai negozi di ceramiche e souvenir, alle enoteche: a chi indirizza i clienti - meglio se facoltosi - spetta una buona percentuale su ogni acquisto. Un do ut des che, alla fine, accontenta tutti: il cliente, soddisfatto del consiglio del consulente, il commerciante che vende il suo prodotto.
Un “regalo” non si nega a nessuno (si parla del 20% sull’acquisto), ma quando la ricompensa diventa pretesa allora le cose cambiano. Come accaduto di recente in una boutique di Ravello dove una coppia di turisti americani aveva fatto consistenti acquisti. Poco dopo si è presentato ai titolari un uomo che, asserendo d’essere una guida turistica, pretendeva la percentuale sulla vendita. L'uomo, 40enne della penisola sorrentina, che non mostrava, però, il distintivo della Regione Campania. Ne è nata una diatriba all’interno della boutique, con il furbetto che dopo diverse sfacciate insistenze, ha cominciato a inveire contro i titolari che lo hanno accompagnato all’esterno avvertendo di denunciare il fatto a vigili e carabinieri. Solo così l'uomo ha desistito, ma la resa è stata soltanto momentanea. Dopo poche ore è stato il conducente di un'auto di lusso, che conosceva il titolare del negozio, a fare le veci della guida, ma ogni tentativo è risultato vano.
«Se non si effettuano i controlli e non si fanno rispettare le leggi, allora la nostra amata Regione sarà una facile preda nelle mani di soggetti senza scrupoli – spiega Melziade - Le guide abilitate, a parte avere un tesserino con i dati personali, espongono un distintivo o badge che ne contraddistingue l'autorizzazione ad esercitare. Gli abusivi esercitano abusivamente l'attività con tariffe ben al di sotto di quelle fissate dalla normativa».

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