consulenti lavoro
«Col Jobs act cassa integrazione più costosa»
SALERNO. Il Jobs act è pieno di luci ed ombre. È quanto emerge dall’incontro tenuto presso la Camera di Commercio di Salerno su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro....
SALERNO. Il Jobs act è pieno di luci ed ombre. È quanto emerge dall’incontro tenuto presso la Camera di Commercio di Salerno su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro. Quella che era stata annunciata come una riforma epocale per il rilancio del mercato del lavoro, risulta, dalle osservazioni tecniche dei Consulenti, uno slancio di forma ma non sempre di sostanza sotto diversi aspetti, volendo citare la dottoressa Crimi dell’Ancl di Milano. Uno degli aspetti più controversi emerge in ambito della gestione della cassa integrazione. La sua applicazioni prevederà adesso costi enormemente più esosi per i datori di lavoro. Un’azienda che voglia accedere a 13 settimane di Cig potrebbe sborsare 4mila euro in più di prima. Per la Cig straordinaria gli aumenti di costo arrivano a 22 mila euro, secondo la dottoressa Bravi di Milano. Questo porterà ad uno svantaggio per i datori di lavoro al fronte del mantenimento per le tutele dei dipendenti. Lo stesso “effetto bilancia” lo si ritrova nel contrasto del “lavoro nero”. Il dottor Romeo di Salerno fa notare come, a fronte dell’introduzione dei tre mesi di assunzione obbligatoria del lavoratore che denuncia il suo stato di irregolarità, resti per lui il rischio di successivo licenziamento. Anche le lavoratrici madri non se la passano bene. Tutele crescenti e indennità fino a 6 anni dalla nascita a fronte del rischio che i datori preferiscano assumere uomini. ©RIPRODUZIONE RISERVATA