L'INCHIESTA
«Cartello delle coop, c’è l’associazione»
Gare “turbate” al Comune, avvisi di conclusione delle indagini per 20 persone. La Procura: «Zoccola il capo promotore»
SALERNO - Un “cartello delle coop” per garantire al sodalizio delle ditte che ne facevano parte «un regime di sostanziale monopolio » per vedersi affidati gli appalti per la manutenzione e il verde pubblico del Comune di Salerno. È il punto di partenza della chiusura delle indagini sul “sistema delle cooperative”, l’inchiesta condotta dalla Procura di Salerno (Elena Cosentino e Guglielmo Valenti i sostituti procuratori titolari del fascicolo) che ha acceso i riflettori sui rapporti fra i vertici delle “sociali” e quelli dell’amministrazione comunale del capoluogo. Sono venti i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini - depositati lo scorso 11 novembre ma notificati soltanto nelle ultime ore - di quella che sembra rappresentare soltanto una tranche, un “primo livello” dell’inchiesta della Procura guidata da Giuseppe Borrelli: la chiusura di queste indagini, infatti, si sofferma soltanto sull’attività delle coop e sulla capacità del “cartello” di riuscire a creare questa sorta di «regime di monopolio» evidenziato dalla Procura per ottenere l’affidamento dei servizi di manutenzione e del verde cittadino. Non c’è stato alcun avviso di conclusione delle indagini, infatti, per i rappresentanti politici coinvolti in quest’inchiesta come il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, o il sindaco Vincenzo Napoli, pure finiti nel mirino dei pm. Una situazione che, dunque, fa pensare alla presenza di un “secondo livello” dell’inchiesta. Ancora tutto da definire.
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