NOCERA INFERIORE
Il conto dei pedaggi torna a salire e, questa volta, a parlare non sono le intenzioni politiche ma le sentenze. Dopo mesi di stop annunciati, congelamenti promessi e bracci di ferro istituzionali, la decisione della Corte Costituzionale e le determinazioni dell’Autorità di regolazione dei trasporti rimettono in moto gli adeguamenti tariffari: dal 1 gennaio 2026 scatteranno gli aumenti su buona parte della rete autostradale. E nel nostro territorio il segno “più” pesa più che altrove.
A fare chiarezza è una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che prende atto di un percorso ormai obbligato. «La sentenza contraria della Corte Costituzionale ha vanificato lo sforzo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e dello stesso Governo di congelare le tariffe fino a definizione dei nuovi Pef regolatori», spiega il Ministero, certificando di fatto la fine di ogni margine di manovra politica sul tema. Non solo: «L’Autorità di regolazione dei trasporti ha poi determinato che l’adeguamento tariffario all’inflazione sarà del 1,5%».
Tradotto in cifre e scadenze: «Dal primo gennaio 2026, pertanto, per tutte le società concessionarie autostradali per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei relativi Piani economico–finanziari, sulla rete a pedaggio gestita, è previsto un adeguamento tariffario dell’1,5%, pari all’indice di inflazione programmata per l’anno 2026». Un aumento generalizzato che arriva in una fase economica già complessa e che, come sottolinea lo stesso dicastero, non è più modificabile. «Ciò è quanto stabilito, a seguito delle decisioni della Corte Costituzionale e dell’Autorità di regolazione dei trasporti , sulle quali il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non può più intervenire». Ma è entrando nel dettaglio delle singole concessioni che emergono le differenze più sensibili. E per chi percorre quotidianamente l’autostrada A3 Salerno-Pompei-Napoli la notizia è tutt’altro che indolore. Il Ministero, infatti, precisa che «una variazione pari all’1,925% è riconosciuta alla concessionaria Salerno-Pompei-Napoli». Un rincaro superiore alla media nazionale, destinato a farsi sentire su una delle arterie più trafficate del Mezzogiorno, snodo fondamentale per il pendolarismo, per i flussi turistici verso Pompei, l’Agro, la Costiera amalfitana, Salerno e per il trasporto delle merci.
(red.cro.)
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Stangata sulla Salerno-Pompei-Napoli, pedaggio più caro
Stop ai congelamenti delle tariffe: dal 2026 viaggiare sull'autostrada A3 costerà quasi il 2 percento in più

- Pubblicato il 30 Dicembre 2025
- Tags: autostrada, pedaggio, rincaro, salerno-pompei-napoli
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