Una possibile spedizione punitiva, pochi secondi di violenza chirurgica e una notte di movida trasformata in incubo. È questo lo scenario che emerge dall’aggressione subita dal napoletano Bruno Petrone, 18 anni, calciatore dell’Angri, accoltellato nella notte tra sabato e domenica nel cuore di Chiaia, una delle zone più frequentate della città partenopea. Un’azione rapida, silenziosa, senza parole né discussioni: due scooter che si avvicinano, due fendenti precisi, poi la fuga. Quanto basta per lasciare un ragazzo a terra in fin di vita. L’episodio si è consumato ieri, poco dopo l’1.15, in via Bisignano. Petrone era in compagnia di amici quando è stato raggiunto da almeno due sconosciuti in sella a uno scooter. Nessun alterco, nessun confronto verbale: l’aggressione è stata immediata.
Due coltellate, una al lato sinistro dell’addome e una al fianco. I responsabili sono poi spariti tra le strade della movida. Parte della scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della zona: immagini concitate, pochi istanti che documentano l’arrivo dei mezzi e la violenza dell’azione, ma che al momento non consentono l’identificazione degli aggressori. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Centro e della stazione di Chiaia non escludono l’ipotesi della spedizione punitiva. Resta da capire cosa possa aver innescato l’agguato: una lite precedente, una provocazione, forse un pretesto banale degenerato all’improvviso.

