«Altro che “cafoni zero”: i veri cafoni sono coloro che hanno fatto sì che il centro storico di Salerno perdesse la sua anima, diventando così morto». È il rammarico – grande – di Umberto Marino, l’imprenditore salernitano gestore del locale di vicolo Giudaica a cui, negli scorsi giorni, è stata notificata l’ordinanza firmata dal sindaco Vincenzo Napoli con cui viene bloccata ogni attività musicale dopo alcuni controlli eseguiti negli scorsi mesi in cui sarebbero stati accertati “rumori molesti” in orario serale. Il rammarico di Marino non è tanto nell’ordinanza in sè che, in ogni caso, rischia di provocare un danno economico non indifferente al bar aperto dallo scorso aprile. Ma ciò che più dispiace l’imprenditore è che da parte delle istituzioni non viene fatto alcun passo, non viene presa alcuna iniziativa per far sì che la movida di Salerno torni quella di una volta, un’epopea che Marino – da “salernitano doc” – ha vissuto in pieno, conoscendone tutte le sue sfaccettature. Che, adesso, non ci sono più.
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Salerno, la crisi del by-night: «Altro che “cafoni zero”: hanno spento la movida»
Stop alle serate “live”, il titolare del locale del centro storico sbotta: «Salerno ha perso la sua anima»

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