Nel Salernitano aumentano le aziende insolventi e, dunque, potenzialmente a rischio usura. A segnalare il fenomeno è la Cgia che mette in risalto come a Salerno e provincia le aziende in sofferenza – nella maggior parte dei casi imprese di piccole dimensione – nel 2025 siano ben 296 in più (2617) dell’anno precedente (2321), con un’incidenza percentuale sul totale del 2,1%. Come evidenzia l’Associazione di Mestre, chi finisce nella black list della Centrale dei Rischi difficilmente può beneficiare di alcun aiuto economico dal sistema bancario, rischiando, molto più degli altri, di chiudere o – peggio ancora – di finire tra le braccia degli usurai.
Per evitare che questa criticità si diffonda, la Cgia continua a chiedere con forza il potenziamento delle risorse a disposizione del “Fondo di prevenzione dell’usura”. Strumento, quest’ultimo, in grado di costituire l’unico valido aiuto a chi si trova in questa situazione di vulnerabilità.

