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Spari contro il Centro di Accoglienza di Agropoli

Indagini in corso: Ermes Accoglienza denuncia clima d’odio
Spari contro il Centro di Accoglienza di Agropoli

Grave episodio nella tarda serata di ieri, 7 dicembre 2025, ad Agropoli, dove alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro il Centro di Accoglienza Straordinaria per migranti di località Moio Alto. Secondo quanto riferito dalla società che gestisce la struttura, la Ermes Accoglienza, intorno alle 21:20 più persone non identificate, a bordo di un’auto 4×4 di colore bianco, avrebbero pedinato alcuni ospiti di ritorno al CAS per poi appostarsi davanti al cancello d’ingresso.

Appena notati i ragazzi, gli occupanti del veicolo hanno esploso alcuni colpi di pistola, fortunatamente senza causare feriti.

L’intervento delle forze dell’ordine

Immediatamente è stato richiesto l’intervento dei carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei giovani presenti al momento dell’attacco e avviato una perlustrazione dell’area. Le indagini sono ora affidate ai militari della Compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Giuseppe Colella, che stanno lavorando per identificare i responsabili.

La denuncia di Ermes Accoglienza: “Clima d’odio fomentato dai social”

La direzione della Ermes Accoglienza ha diffuso una nota molto dura, nella quale si dichiara “sconcertata” dall’accaduto e dal clima che si è generato attorno alla struttura. Secondo la società, episodi come questo sarebbero alimentati da campagne d’odio condotte soprattutto sui social network, dove qualsiasi fatto avvenuto nei pressi del CAS viene spesso strumentalizzato e attribuito ai migranti ospitati.

La situazione è ormai sfociata in odio. È vergognoso che pochi individui sui social infanghino l’intera cittadina di Agropoli”, si legge nella nota.

Il contesto: il TAR sospende l’ordinanza di chiusura del Comune

L’attacco si colloca in un momento già particolarmente teso. Solo pochi giorni fa, infatti, il TAR di Salerno ha sospeso con effetto immediato l’ordinanza con cui il Comune di Agropoli aveva intimato la chiusura della struttura, contestando presunte irregolarità edilizie. Il Centro di Accoglienza Straordinaria è operativo dal 1° novembre 2025 e ospita circa 50 migranti maggiorenni, in gran parte provenienti dal Bangladesh.

Si tratta di una struttura esclusivamente maschile: minori, nuclei familiari e donne sono infatti accolti in centri separati, dotati di servizi dedicati e specifiche tutele.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno ora ricostruendo la dinamica dei fatti, verificando eventuali riprese di videosorveglianza e analizzando elementi utili a risalire agli autori del gesto. Nessuna pista è esclusa.

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