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Camorra e appalti a Pagani, Comune parte civile

Pressioni sulla gestione delle gare: ammessa la costituzione dell’Ente nel procedimento contro clan ed ex dipendenti
Camorra e appalti a Pagani, Comune parte civile

PAGANI – Il Comune di Pagani è ufficialmente parte civile nel processo sul presunto intreccio tra camorra, politica e imprenditoria. La costituzione è stata accolta il 18 novembre scorso dal Gup del Tribunale di Salerno, Giovanni Rossi, che ha ammesso l’amministrazione comunale nel procedimento.
La discussione finale delle parti è fissata per il 17 dicembre prossimo, data in cui saranno presentate le conclusioni; subito dopo il giudice deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio degli imputati.
La decisione del Comune rappresenta un passaggio considerato cruciale in un’inchiesta che da oltre un anno scuote la vita amministrativa e politica cittadina. L’amministrazione ha scelto di costituirsi parte civile per tutelare l’Ente e chiedere il risarcimento dei danni, affidando la rappresentanza legale all’avvocato Virginia Galasso. La decisione, formalizzata dalla giunta comunale, era arrivata dopo che la Dda di Salerno aveva individuato l’Ente di Palazzo San Carlo come parte lesa nel procedimento.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore antimafia Elena Guarino e culminata con il blitz nel novembre dello scorso anno, ha acceso i riflettori su un presunto sistema di favori, appalti pilotati e pressioni politiche che avrebbe favorito il radicamento del clan Fezza-De Vivo nelle attività del Comune.
(red.cro.)
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