Il prof ha chiesto scusa. Si è pentito. Ha capito la gravità del suo gesto. Il film horror “Profondo Rosso” aveva per lui una “valenza artistica e culturale importante”. Ma, a quanto pare, l’insegnante non si era accorto che era vietato ai minori di 14 anni.
I genitori della scuola media, di una terza classe, hanno accettato le scuse. Ma hanno rilanciato su alcuni aspetti importanti: «il programma di italiano deve andare avanti, i nostri figli devono fare l’esame quest’anno, sono in ritardo. Non ammetteremo più l’uso di cellulari in classe» spiega un papà. Perdonato ma diffidato il prof. «Ci è sembrato pentito e rammaricato. E’ una brava persona, ha commesso un’ingenuità». Non tutti i genitori hanno accolto la scelta perdonista di buon grado: «mia figlia si deve ancora riprendere, ha gli incubi di notte» dice una mamma.
La dirigente scolastica al momento non può rispondere. E’ fuori città, lontano da Eboli, per impegni professionali. Ritornerà e deciderà come procedere. Se avviare il procedimento disciplinare o se perdonare, anche lei, il prof appassionato di Dario Argento.
Da domani, mamme e papà non faranno più sconti: il programma deve andare avanti, in classe bisogna fare lezione. Zitti e mosca, gli alunni. Chi accende il cellulare, riceverà una nota in condotta.
Poi una piccola raccomandazione sempre al prof a vestirsi in maniera più convenzionale. Stop bandana, banditi pure i jeans attillati. Alcuni genitori a fine serata sembrano quasi dispiaciuti che prima di Natale tornerà l’insegnante titolare di cattedra.

