Un’indagine “illegittima, abusiva e artificiosa”. È quanto emerge dall’ordinanza con cui il giudice Gianluca Di Filippo, del Tribunale di Nocera Inferiore, ha condannato il Comune di Roccapiemonte a risarcire una famiglia del posto, vittima – secondo il magistrato – della condotta “imperita” di alcuni dipendenti dei Servizi sociali.
Una storia che risale al 2019, nata da una segnalazione anonima e finita con una condanna che pesa come un macigno sull’amministrazione comunale e che potrebbe avere risvolti anche più pesanti. Il giudice ha disposto un risarcimento complessivo di 11.400 euro: 2mila euro per ciascun componente del nucleo familiare e 3.400 euro per le spese legali sostenute.

