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Arrestato a Baranzate il latitante Vincenzo Petranovic, referente del clan Fezza-De Vivo di Pagani

Era ricercato in seguito a un tentato omicidio avvenuto lo scorso 30 luglio a Castellammare di Stabia.
Arrestato a Baranzate il latitante Vincenzo Petranovic, referente del clan Fezza-De Vivo di Pagani

È finita a Baranzate, in provincia di Milano, la fuga di Vincenzo Petranovic, 31 anni, ritenuto un referente del clan Fezza-De Vivo di Pagani (Salerno).
Il giovane latitante è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano e della Compagnia di Rho, al termine di un’operazione condotta in coordinamento con la Squadra Mobile e la DDA di Salerno.

Il tentato omicidio a Castellammare di Stabia

Petranovic era ricercato in seguito a un tentato omicidio avvenuto lo scorso 30 luglio a Castellammare di Stabia.
In quella circostanza, la vittima – un giovane del posto – era alla guida della propria auto quando vennero esplosi quattro colpi di arma da fuoco contro il veicolo.
Nonostante fosse riuscito a fuggire, si schiantò contro una macchina in sosta, venendo poi raggiunto e aggredito brutalmente con calci, pugni e una mazza da baseball da tre uomini.

Le indagini e i mandati di cattura

Le indagini del Commissariato di Castellammare di Stabia, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno portato il 25 ottobre all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone.
Due di loro erano state arrestate alla fine del mese scorso, mentre Petranovic era riuscito a far perdere le proprie tracce, rendendosi latitante.

L’uomo era già destinatario di un’altra ordinanza cautelare emessa il 4 settembre dal Gip di Salerno per associazione di stampo mafioso.

Il blitz e i documenti falsi

I Carabinieri lo hanno rintracciato in un appartamento nel comune di Baranzate, dove si era nascosto per settimane. Durante la perquisizione dell’abitazione, i militari hanno trovato due documenti validi per l’espatrio, risultati falsi.
Per questo motivo, oltre all’esecuzione delle due ordinanze di custodia cautelare, Petranovic è stato arrestato anche in flagranza per possesso di documenti falsi.

L’uomo è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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