Non soltanto il 22 maggio, nel giorno della sua ricorrenza, davanti all’altarino di Santa Rita a largo San Giovanniello, nel cuore del centro storico, ci sono sempre fiori e piante. Prorettrice delle cause perse e impossibili, l’effige di Santa Rita è un punto di riferimento non solo per chi ha fede ma anche per chi cerca soltanto una speranza. Addirittura, per molti anni, il Comitato di quartiere organizzava una rievocazione storica della vita della Santa che aveva come punto di riferimento proprio l’altarino di San Giovanniello. E i fiori, segno della devozione dei salernitani, non mancano nemmeno ora che l’altarino votivo con l’effige della santa è letteralmente soffocato dalla presenza del dehors di un locale nelle vicinanze.
Un cubo di plastica e ferro che nasconde anche la targa che è vicina all’altarino con la quale si ricordano i morti sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Proprio l’area di San Giovanniello, infatti, è stata tra le più colpite dalle bombe. Ovviamente, chi ha posizionato lì il dehors ha avuto il permesso di farlo dagli uffici comunali, ha tentato di mettere in piedi una struttura poco impattante e pagherà anche il corrispettivo della tassa di occupazione di suolo pubblico.
Ma qualcuno si è posto il problema di rispettare anche la fede e la memoria dei salernitani? Perché, c’è poco da fare, se si vuole offrire un fiore e una preghiera all’effige di santa Rita si può fare incastrandosi tra il muro e il dehors.
++++ L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO ++++
Salerno, un “cubo di plastica” soffoca l’altare di Santa Rita
									di Eleonora Tedesco								
				Un locale autorizzato a posizionare gli arredi davanti all’effige: impossibile pregare a San Giovanniello

- Pubblicato il 2 Novembre 2025
 - Tags: dehors, salerno, san giovanniello, santa rita
 
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