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Nocera Inferiore: Citarella jr, una riabitazione a ostacoli

Disposto il rinvio degli atti alla Corte d’Appello di Salerno
Nocera Inferiore: Citarella jr, una riabitazione a ostacoli

NOCERA INFERIORE – Dopo il rigetto, da parte della Corte d’Appello di Salerno, del ricorso presentato dalla difesa dell’imprenditore nocerino Giovanni Citarella, la Cassazione ha valutato l’istanza dei suoi legali e ha disposto il rinvio degli atti ai giudici di secondo grado del Tribunale salernitano per una nuova verifica della richiesta di riabilitazione avanzata dall’ex patron della Nocerina. Citarella era stato precedentemente sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per un periodo di tre anni, a causa dei gravi indizi che lo vedevano coinvolto nell’appartenenza a un’associazione di tipo mafioso.
Con la decisione della Cassazione, il caso torna in aula, dove i magistrati salernitani dovranno esaminare nuovamente la domanda di riabilitazione presentata da Citarella, che chiede la revoca della misura di prevenzione. La riabilitazione è un istituto giuridico che permette a chi è stato sottoposto a misure di prevenzione di ottenere, dopo aver cessato la misura e dimostrato una condotta esemplare per almeno tre anni, la possibilità di reintegrarsi pienamente nella società. Tuttavia, il procedimento per ottenere tale riabilitazione è tutt’altro che semplice.
Giovanni Citarella è il figlio di Gennaro, imprenditore di Nocera Inferiore ucciso negli anni Novanta in un agguato camorristico e ritenuto membro al clan della “Nuova famiglia” di Carmine Alfieri. Proprio insieme a quest’ultimo e a Pasquale Galasso, Citarella junior è stato condannato in via definitiva perché, proprio nell’ultimo decennio del secolo scorso, avrebbe avuto un ruolo nel tentato omicidio di un uomo che avrebbe preso parte all’assassinio di suo padre.
(dg)
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