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Scafati, edificio danneggiato dal sisma del 1980: i fondi dopo 45 anni

Il Comune liquida oltre 229mila euro per i danni subiti dal condominio di via Passanti
Scafati, edificio danneggiato dal sisma del 1980: i fondi dopo 45 anni

Il Comune di Scafati aveva promesso, molti anni fa, un contributo per aiutare il condominio di via Passanti 325 a ricostruire il palazzo che era stato gravemente danneggiato dai terremoti del novembre 1980 e febbraio 1981. Si tratta di eventi ormai lontani, ma le tracce dei danni erano ancora presenti e bisognava intervenire per rendere di nuovo abitabile l’edificio. Il percorso per ottenere il contributo e completare i lavori, però, si è rivelato incredibilmente lungo e complesso, passando attraverso decine di documenti, richieste, verifiche, sopralluoghi e controlli da parte dell’amministrazione comunale di Scafati e degli enti tecnici competenti.
I lavori veri e propri sono iniziati nel gennaio del 2008, quasi trent’anni dopo il terremoto, con l’affidamento del cantiere a un’impresa edile e la direzione tecnica di un ingegnere. Il Comune di via Pietro Melchiade ha versato una prima somma a titolo di anticipazione, poi altri pagamenti a stati di avanzamento dei lavori. Nel corso degli anni, ci sono state proroghe dei termini, cambi di amministratore del condominio, integrazioni documentali e numerose verifiche. Il tutto ha richiesto pazienza da parte dei condomini e un lungo lavoro di controllo da parte del Comune, ma alla fine i lavori strutturali, condominiali e alcune parti di completamento sono stati terminati.
Il conto finale dei lavori ammissibili è stato di circa 886.000 euro. Di questa cifra, l’Ente di Palazzo Mayer doveva contribuire con circa 403.000 euro, mentre il resto del costo, circa 483.000 euro, è rimasto a carico del condominio. Durante gli anni, il Comune aveva già versato circa 173.000 euro, come anticipazioni o pagamenti parziali, ma la somma restante è rimasta in sospeso fino ad oggi.
Con la determinazione approvata ora, l’amministrazione comunale di Palazzo Mayer procede finalmente a versare il saldo finale di 229.657 euro, chiudendo definitivamente la pratica. Dopo 43 anni pieni di carte, verifiche e burocrazia, la vicenda si conclude: il condominio riceve la parte finale del contributo promesso e l’intera operazione di ricostruzione viene formalmente chiusa.
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