La “cricca dell’over” aveva intenzione di espandersi. Nelle quasi mille pagine d’ordinanza che hanno fatto scoppiare la nuova bufera calcioscommesse, infatti, emergono – più volte – i contatti che la contestata associazione guidata dall’arbitro reggino Luigi Catanoso avrebbe tenuto con altri fischietti chiamati a dirigere gare in cui è possibile effettuare scommesse. Un dettaglio evidenziato dal gip di Reggio Calabria, Andrea Iacovelli, che motiva le esigenze cautelari parlando di «assoluta lungimiranza ed indeterminatezza del programma criminoso voluto dagli indagati i quali, infatti, si impegnavano a coltivare l’illecito progetto non solo nell’immediatezza ma anche nel lungo periodo, dedicandosi con assoluta continuità e risolutezza alla ricerca di arbitri compiacenti e a intrattenere conversazioni circa la quantificazione del compenso da riconoscere». Contatti – riscontrati in incontri ed intercettazioni – che hanno condotto anche a un fischietto salernitano (non indagato) che ha diretto uno dei match su cui il gruppo avrebbe effettuato delle puntate e a cui sarebbero state promesse somme di denaro per “aggiustare” la partita. «Ti spiego quello che gli ho detto… gli ho detto che mi serve… all’over… almeno il doppio di quota… loro già sanno che dobbiamo partire da una quota due a salire… gli ho detto io… c’è il regalo… se finisce al tre e mezzo», le frasi intercettate a Giancarlo Fiumanò in un dialogo con altri componenti del gruppo.
Su questo presunto contatto, però, il gip ha valutato l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Anche perché, almeno da quanto emerge dall’ordinanza, il possibile accordo con il fischietto salernitano sembra essere “millantato”. La partita in questione, infatti, viene commentata in “tempo reale” dagli indagati: nelle captazioni «incitavano il direttore di gara ad incidere sul risultato dell’incontro affinché questi concedesse almeno un rigore, necessario all’arbitro per meritare il suo “compenso”, lasciando chiaramente intendere un pregresso accordo illecito tra gli indagati e quest’ultimo». Ma l’ottima direzione del fischietto salernitano – il match in questione, infatti, non finirà con l’atteso esito “over” – attira le ire del gruppo: in particolare Giampiero Reale «manifestava – si legge ancora nell’ordinanza – una certa insoddisfazione per l’operato del direttore di gara responsabile, a suo dire, di non aver minimamente inciso sul risultato dell’incontro “arbitrando regolarmente” e che per tale motivo era “cancellato”».
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Nuova inchiesta calcioscommesse, l’ira della “cricca” sul fischietto salernitano
di Alessandro Mosca
I contatti del gruppo per espandersi con ulteriori associati e quel “millantato accordo” saltato su un match

- Pubblicato il 30 Ottobre 2025
- Tags: calcioscommesse, inchiesta, salerno
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