I carabinieri del Nucleo Parco di Castellabate hanno dato esecuzione, nella giornata di ieri, a un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Vallo della Lucania, su richiesta della Procura della Repubblica diretta da Francesco Rotondo.
Il provvedimento ha riguardato due lotti di terreno situati nel territorio del Comune di Castellabate (Salerno), ricadenti all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Piano territoriale paesistico Cilento-Costiero, aree di particolare pregio ambientale e paesaggistico.
Le aree sequestrate
Il primo lotto, di circa 4.400 metri quadrati, ospita una struttura ricettiva composta da un fabbricato principale su due livelli, con manufatti, tettoie e area esterna pertinenziale.
Il secondo, di 1.006 metri quadrati, comprende invece un fabbricato per civile abitazione su un solo livello, anch’esso con area esterna di pertinenza.
L’indagine: frazionamenti e titoli edilizi illegittimi
Dalle indagini condotte dai militari è emerso che gli indagati, mediante frazionamenti di particelle catastali e il rilascio di titoli edilizi ritenuti illegittimi, avevano di fatto trasformato un’area agricola in un complesso edilizio a destinazione residenziale e turistico-ricettiva.
Una trasformazione che, secondo gli inquirenti, configura una lottizzazione abusiva in violazione della destinazione rurale dei terreni e che ha comportato un radicale stravolgimento dell’assetto urbanistico originario del territorio comunale.
Opere difformi dai progetti autorizzati
Oltre alle irregolarità urbanistiche e paesaggistiche, le verifiche hanno accertato che le opere sono state realizzate in totale difformità edilizia rispetto ai grafici progettuali presentati: i fabbricati reali risultano diversi da quelli descritti nei titoli edilizi.
L’area e le strutture sono ora poste sotto sequestro preventivo, mentre proseguono gli accertamenti della Procura di Vallo della Lucania per individuare tutte le responsabilità penali e amministrative.

