SARNO – Scarcerato a maggio, il 61enne ex poliziotto Francesco Bossone rischia nuovamente di finire in carcere. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso della Procura, rinviando l’agente in pensione davanti ai giudici dopo la sua liberazione nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolto Massimo Graziano, residente a Sarno. La vicenda trae origine da un’indagine condotta dalla Dda di Salerno, secondo cui Bossone, insieme ad alcuni complici, avrebbe svolto un ruolo attivo e promotore nell’organizzare l’ingresso illegale in Italia di numerosi cittadini stranieri durante il “click day” di marzo 2023, relativo al decreto flussi del 2022.
L’ex poliziotto, secondo l’accusa, avrebbe inoltrato circa 506 domande a diverse Prefetture, finalizzate a creare rapporti di lavoro fittizi per ottenere il rilascio dei visti d’ingresso, dietro il pagamento di 5mila euro per ciascun visto. Inoltre, Bossone avrebbe proposto ad aziende agricole e del settore edile di prestarsi a un’operazione che, secondo l’accusa, avrebbe fruttato ingenti somme agli organizzatori e a un gruppo di imprenditori compiacenti, approfittando dei pagamenti versati dagli stranieri per ottenere illegalmente il visto.
(dg)
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