Un nuovo capitolo si aggiunge a quella che ormai è diventata la “saga” di piazza Cavour. Nel tormentato e travagliato rapporto tra l’amministrazione comunale e la cordata di costruttori che avrebbero dovuto realizzare il mega parcheggio interrato davanti alla Provincia, ora c’è un nuovo oggetto del contendere: 128 traversine ferroviarie, i resti del vecchio binario che collegava il porto commerciale alla stazione, lasciate nell’area di cantiere tra lungomare Trieste e il mare. Rifiuti speciali che, da qualche giorno, sono sottoposti a sequestro penale, arrivato in seguito ai controlli messi in campo dal Nucleo di Salerno dei carabinieri forestali: i sigilli sono stati posti perché il materiale è ritenuto contaminato da sostanze inquinanti, in particolare creosoto, una sostanza chimica che si forma con la combustione della legna.
Le traversine furono rimosse quando si avviarono gli interventi – poi cancellati – per la realizzazione dei box interrati. Trattandosi, però, di rifiuti speciali dovevano essere smaltiti subito e non, come è accaduto, restare abbandonati per lungo tempo con il rischio che possano rappresentare un elemento di inquinamento. In particolare si sospetta che la sostanza inquinante sia il creosoto, una sostanza chimica scura, appiccicosa e oleosa che si forma principalmente durante la combustione incompleta di legno e carbone e che, oltre ad essere altamente infiammabile e cancerogeno, è dannoso anche per l’ambiente, potendo contaminare suolo e falde acquifere, rappresentando un rischio significativo per gli ecosistemi.