A più di dieci anni dall’esplosione dell’inchiesta – finita poi con un nulla di fatto visto che i reati contestati sono prescritti – arriva la stangata per Francesco Tancredi, l’ex direttore generale del “Ruggi” (guidò l’Azienda fra il 2006 e il 2007) e già manager di Soresa, finito al centro di un’indagine della Procura di Napoli su sospetti affidamenti di gare d’appalto per la fornitura di farmaci (in particolare albumina): la sezione giudisizionale regionale della Corte dei Conti (presidente Paolo Novelli) ha condannato il funzionario salernitano della sanità al pagamento in via solidale con l’altra dirigente finita al centro degli approfondimenti, Lucia Roncetti (all’epoca dei fatti direttore operativo acquisti di Soresa), di oltre 660mila euro in favore della società “centrale di committenza” per la sanità della Regione Campania.
L’inchiesta sulle forniture farmaceutiche “sospette” fu avviata dalla Procura di Napoli fra il 2009 e il 2010: 16 le persone iscritte sul registro degli indagati – sette finirono ai domiciliari – accusate, a vario titolo, di turbativa d’asta, falsità ideologica e associazione a delinquere. In particolare, in base alle ricostruzioni della magistratura partenopea acquisite anche dalla Corte dei Conti, Tancredi e altre persone avrebbero “influenzato” il risultato di una gara, assicurando l’aggiudicazione del più consistente lotto di fornitura di albumina umana a una società risultata attiva nella vendita di prodotti oftalmici e non nella produzione dello specifico farmaco, così come richiesto nel capitolato di gara (il bando, successivamente, fu bloccato dopo ricorsi al Tar e in Consiglio di Stato).
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