Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura, riguardante una parte del noto complesso alberghiero di lusso “Hotel Le Agavi” di Positano.
Il provvedimento trae origine da una serie di sopralluoghi effettuati tra aprile e luglio 2024, durante i quali sono emersi presunti abusi edilizi e irregolarità urbanistiche.
Le contestazioni mosse
Secondo quanto ricostruito, analizzando le planimetrie catastali e gli elaborati allegati a istanze di condono e SCIA, sarebbero stati realizzati:
- 11 ambienti di fruizione comune ex novo o in difformità, tra cui bar, area SPA, area fitness, ristorante, chiosco esterno con forno, cabine da spiaggia, dispensa e locale tecnico della piscina;
- ampliamenti di volumetria o superfici utili in 21 camere dell’albergo;
- occupazione abusiva di circa 530 metri quadrati di arenile demaniale sulla spiaggia “Remmese”, attrezzata con strutture e recinzioni per l’uso esclusivo degli ospiti della struttura.
I rischi per l’ambiente e il territorio
Le presunte opere abusive, realizzate senza i necessari titoli abilitativi e senza le autorizzazioni paesaggistiche, avrebbero comportato un aggravio del carico urbanistico e un aumento del rischio sismico in un’area sottoposta a vincoli stringenti di tutela ambientale e paesaggistica.
Le modifiche contestate, inoltre, secondo gli inquirenti avrebbero determinato un danno al paesaggio e un’alterazione delle bellezze naturali della Costiera Amalfitana.
Il procedimento giudiziario
Il sequestro preventivo rappresenta una misura cautelare ed è suscettibile di impugnazione. Le accuse mosse dovranno essere vagliate nelle successive fasi del procedimento giudiziario, quando sarà il giudice a stabilire la fondatezza delle contestazioni.