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Estate Tranquilla 2025: controlli del NAS in Campania, chiuse 23 attività

Particolare attenzione è stata rivolta al settore dello Street Food
Estate Tranquilla 2025: controlli del NAS in Campania, chiuse 23 attività

Nell’ambito della campagna nazionale “Estate Tranquilla 2025”, i Carabinieri del N.A.S. di Salerno hanno intensificato i controlli nelle aree ad alto afflusso turistico delle province di Salerno, Avellino e Benevento. Le ispezioni hanno riguardato stabilimenti balneari, villaggi turistici, attività di somministrazione di alimenti e bevande, oltre a strutture socio-sanitarie.

In totale, sono state controllate 175 attività, di cui 64 risultate irregolari. In 23 casi è stata disposta la chiusura immediata, mentre in 33 sono state emesse diffide per carenze igienico-sanitarie.

Street food e ristorazione sotto la lente

Particolare attenzione è stata rivolta al settore dello Street Food, con la sospensione immediata di un Food Truck privo degli allacci all’acqua potabile e dello scarico dei reflui.

Significativi anche i dati relativi al comparto della ristorazione e distribuzione alimentare:

  • sequestrati circa otto quintali di alimenti non conformi;
  • chiusura di nove ristoranti, tre supermercati, quattro panifici, due depositi alimentari, due kebab, una pescheria e un bar per gravi carenze igienico-sanitarie.

Piscine e strutture ricettive: scattano i divieti

Durante i controlli sono state inibite tre piscine, risultate prive delle procedure necessarie per la prevenzione della legionellosi e senza piani H.A.C.C.P.

In collaborazione con i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, è stata sospesa anche un’attività di ristorazione nel Salernitano per la presenza di lavoratori in nero.

Ispezioni nelle strutture socio-assistenziali

I controlli hanno riguardato anche undici strutture socio-assistenziali tra case albergo, RSA e comunità tutelari per persone non autosufficienti. Sono emerse carenze organizzative e strutturali, per le quali sono state imposte prescrizioni immediate.

In una di queste strutture, il competente Piano di Zona ha disposto la sospensione dell’attività: durante il sopralluogo erano stati riscontrati un numero di ospiti superiore al consentito e la mancanza di alcune figure professionali obbligatorie.

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