ANGRI – Il Palio storico annunciato per venerdì, sabato e domenica promette di riportare la città di Angri indietro nel tempo. Borghi antichi, casali, stemmi e date precise: tutto pronto per una rievocazione che dovrebbe celebrare le radici del territorio. Ma secondo gli storici della comunità doriana, quel passato sembra essersi fatto un po’ fantasioso.
Perché, se l’obiettivo è raccontare la storia vera di Angri, qualcosa non torna. Tra le vie della città, ancora oggi manca la corretta segnaletica per ricordare Giovanni Zurolo figura centrale del Palio: la strada a lui dedicata appare con un nome sbagliato – “Via G. Zurlo” – e senza l’insegna completa. Un dettaglio? Non proprio, perché rappresenta il filo sottile tra rispetto della memoria e trascuratezza. E poi ci sono i borghi. Dove dovrebbero risplendere antichi casali, si trovano nomi inventati, come l’inesistente “Casalanario”. Le date non corrispondono alla storia, gli stemmi araldici vengono sbagliati, e poco o nulla sembra curarsi di questi errori. Così, ciò che si chiama “Palio Storico” rischia di trasformarsi in una festa medievale qualsiasi, affascinante ma lontana dalla realtà del passato angrese.
(red.cro.)
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