AMALFI – La sezione salernitana del Tar ha accolto, almeno in parte, il ricorso presentato dalla società Grassi Junior contro il Comune di Amalfi. I giudici hanno ordinato all’amministrazione comunale di consegnare entro 30 giorni i documenti relativi alla gestione delle biglietterie e degli spazi sul porto, ritenendo illegittimo il silenzio mantenuto dal Comune davanti alle richieste della società.
Tutto comincia lo scorso aprile, quando Grassi Junior – che opera nel settore del trasporto marittimo di passeggeri – chiede ufficialmente di poter visionare una serie di atti. Nel dettaglio: le concessioni e proroghe delle postazioni biglietteria, le autorizzazioni per transenne e delimitazioni sul molo, eventuali bandi o progetti per l’assegnazione degli spazi e le comunicazioni tra il Comune e le altre compagnie, come Nlg, Alilauro e Travelmar. La richiesta nasce dal sospetto che ci fossero irregolarità e poca chiarezza nella gestione delle aree demaniali portuali. Grassi Junior, in una diffida indirizzata al Comune, aveva parlato apertamente di possibili occupazioni abusive e di concorrenza non equilibrata tra le diverse società. Nonostante la diffida e la legge che impone di rispondere entro 30 giorni, da Amalfi non arrivò alcuna risposta.
(red.cro.)
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