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Sparatoria di Capaccio: arrestato Gaetano Ciccarelli, confermata la custodia cautelare

Sarebbe stato responsabile con il fratello di una spedizione punitiva contro un gruppo di bikers
Sparatoria di Capaccio: arrestato Gaetano Ciccarelli, confermata la custodia cautelare

I Carabinieri del Comando provinciale di Salerno hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gaetano Ciccarelli, emessa dal Tribunale del Riesame su richiesta della Procura salernitana. L’uomo è uno dei due fratelli coinvolti nella sparatoria avvenuta a Capaccio lo scorso 14 luglio 2024, durante il Deaf International Festival.

La sparatoria all’Hotel Ariston

Secondo le indagini dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Salerno e della Compagnia di Agropoli, i fratelli Ciccarelli sarebbero i responsabili della spedizione punitiva contro un gruppo di bikers. L’aggressione, avvenuta all’esterno dell’Hotel Ariston, degenerò quando vennero esplosi 11 colpi di pistola calibro 9×21, causando il ferimento di tre persone. Due di esse persero successivamente la vita a causa delle gravi ferite riportate.

Il ruolo di Gaetano Ciccarelli

La posizione di Gaetano Ciccarelli è stata definita centrale dagli inquirenti. La Cassazione ha riconosciuto in lui il ruolo di istigatore, determinatore e concorrente morale della vicenda. La decisione ha confermato la sussistenza delle esigenze cautelari, sottolineando la particolare efferatezza e spregiudicatezza delle condotte, nonché la personalità violenta dell’indagato.

Il movente: rancori personali e social network

Dalle indagini è emerso che Ciccarelli avrebbe manifestato in più occasioni, anche sui social network, intenzioni di vendetta nei confronti del gruppo di bikers. Alla base del gesto ci sarebbe un risentimento di natura sentimentale, che avrebbe spinto l’uomo a organizzare la spedizione punitiva, culminata nell’intervento del fratello Raffaele armato di pistola.

Una vicenda che ha scosso il Cilento

La sparatoria di Capaccio ha destato forte sconcerto nella comunità locale e nell’intera provincia di Salerno. L’episodio, accaduto durante un evento internazionale, ha avuto ampia eco mediatica per la sua gravità e per la dinamica violenta, confermando l’allarme sociale legato a episodi di criminalità armata sul territorio.

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