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Salerno, “venerdì nero” in carcere: due tragedie, sos soccorsi

Un 58enne muore per un malore, giovane tenta di togliersi la vita in cella. Sul posto l’automedica dei Picentini: in città in servizio soltanto due vetture
Salerno, “venerdì nero” in carcere: due tragedie, sos soccorsi

Una tragedia inevitabile. E un altra sventata grazie alla prontezza di agenti della penitenziaria e operatori sanitari. È stato un venerdì davvero nero per il carcere di Salerno: un uomo di 58 anni recluso nella casa circondariale di Fuorni ha perso la vita dopo aver accusato un malore nella mattinata di ieri; poche ore dopo, invece, un 48enne ha tentato il suicidio all’interno della propria cella e adesso è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Ruggi” di Salerno.
Una tragedia inevitabile e una sventata. Il primo allarme è scattato nella mattinata di ieri, intorno alle 10, quando dalla casa circondariale di via del Tonnazzo è arrivata la richiesta d’aiuto: sul posto, in cinque minuti, sono giunte l’automedica e un’ambulanza del Vopi di Pontecagnano Faiano, assegnate alla postazione dei Picentini. Le vetture di soccorso che coprono l’area del capoluogo, infatti, erano tutte impegnate in altri interventi. I volontari dell’associazione del presidente Vincenzo Savarese, però, nonostante la prontezza dell’intervento, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del detenuto: un infarto non gli ha lasciato scampo.
Due ore e una nuova emergenza: un 48enne ristretto nel carcere di Fuorni ha tentato di togliersi la vita. Ha provato ad impiccarsi all’interno della sua cella ed è stato trovato esanime dagli addetti alla sicurezza dell’istituto che, nuovamente, hanno chiesto aiuto. In via del Tonnazzo, è tornata l’auto medica del Vopi insieme a un’ambulanza del Saut: dopo aver prestato i primi soccorsi al 48enne, il detenuto è stato condotto in codice rosso presso l’ospedale “Ruggi” di Salerno. Le sue condizioni restano serie, l’intervento tempestivo dei soccorritori è riuscito ad evitare il peggio.
Un venerdì nero, dunque, nel carcere di Salerno. Che ha messo in evidenza anche la fragilità del sistema di soccorso del 118: in entrambi i casi, infatti, nell’area di Fuorni è dovuta giungere l’automedica della postazione assegnata all’area dei Picentini che, “libera” da interventi, è riuscita rapidamente a raggiungere il carcere dalla vicina Pontecagnano Faiano.
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