Skip to content

Al Ruggi di Salerno c’è l’invasione delle “croci private”

Operatori non autorizzati davanti ai reparti e al Pronto soccorso per offrire trasferimenti a pagamento: c’è la nuova denuncia
Al Ruggi di Salerno c’è l’invasione delle “croci private”

Una segnalazione via social e una denuncia diretta al neo direttore generale dell’Azienda “Ruggi”, Ciro Verdoliva, che in passato, nella sua esperienza da manager a Napoli, si è dimostrato particolarmente sensibile alla tematica. Perché nei vari problemi dell’ospedale di via San Leonardo, adesso, si ripresenta con forza la presenza di operatori sanitari di “croci” private che stanziano davanti a reparti e Pronto soccorso, offrendo agli utenti – e ai loro familiari – prestazioni che, spesso, sono irregolari. La riproposizione di questo fenomeno – che in passato ha caratterizzato le aree esterne anche di altri ospedali del Salernitano – è finita nel mirino dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” del presidente Manuel Ruggiero che da tempo segue le vicende del principale presidio ospedaliero della provincia di Salerno.
I rappresentanti dell’associazione hanno acceso – di nuovo – i riflettori sulla situazione sottolineando come in diverse occasioni si è registrato un vero e proprio «assalto al paziente» di questi operatori che stanziano nella zona del presidio di via San Leonardo. «All’ospedale “Ruggi” di Salerno si registra una presenza sempre più invadente di ambulanze private. Secondo diverse segnalazioni, a qualsiasi ora del giorno e della notte davanti al Pronto soccorso stazionerebbero mezzi spesso vetusti, con operatori in divisa poco professionale intenti a distribuire volantini persino all’interno del nosocomio», la premessa del post. Nelle fotografie a corredo pubblicate, infatti, si notano anche che gli operatori sanitari – vestiti di tutto punto – consegnano dei fogli informativi ad alcune persone o che posizionano dei “biglietti da visita” nelle aree comuni del presidio di via San Leonardo, informando l’utenza delle “prestazioni” offerte. «Un fenomeno che solleva interrogativi non solo di decoro, ma soprattutto di legalità e tutela dei pazienti – evidenziano ancora da “Nessuno tocchi Ippocrate” -. Ricordiamo che gli ospedali sono strutture pubbliche con accesso regolamentato: la priorità è la cura dei pazienti e la salvaguardia della loro privacy. La distribuzione non autorizzata di volantini può configurarsi come disturbo, intrusione e persino violazione delle norme igienico-sanitarie. All’interno delle strutture sanitarie è vietata qualsiasi forma di pubblicità o propaganda, salvo materiale informativo approvato dalla direzione sanitaria, come campagne di prevenzione o iniziative patrocinate da Asl e Ministero della Salute», il “richiamo” dell’associazione.
++++ L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO ++++

Leggi anche

San Marzano sul Sarno, investito in bici: muore in ospedale
Centrodestra, il candidato alle elezioni in Campania a fine settembre
Coltellate al disabile, caccia ai bulli di Eboli