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Cittadella giudiziaria di Salerno, inchiesta sugli ascensori: chiesto rinvio a giudizio

Nel mirino della Procura gli imprenditori e le società che si sono occupati della creazione degli edifici
Cittadella giudiziaria di Salerno, inchiesta sugli ascensori: chiesto rinvio a giudizio

L’inchiesta sulle presunte incongruenze rispetto a quanto previsto per la realizzazione e la manutenzione degli ascensori presenti all’interno della Cittadella Giudiziaria di Salerno arriva al punto di svolta: i sostituti procuratori titolari del fascicolo, i pm Carlo Rinaldi ed Elena Cosentino, infatti, hanno chiesto il rinvio a giudizio per gli imprenditori e le società finite nel mirino della magistratura e che si sono occupati della creazione degli edifici disegnati dal progettista David Chipperfield.

Dovranno affrontare l’udienza preliminare alla fine di ottobre Vito Barozzi, 68enne patron della “Cobar”, un’azienda pugliese fra le big delle costruzioni d’Italia; Giuseppe Porpora, Danilo Vaiano e Beniamino Cascone, all’epoca dei fatti rappresentanti delle società “Euroascensori service srl” e “Hacca impianti srl”, rispettivamente incaricate dell’installazione degli apparecchi e della manutenzione; l’imprenditore Giuseppe Passarelli, 68enne di Massa Lubrense, all’epoca alla guida della “Passarelli”, società che si è occupata e si sta occupando di diversi interventi edilizi nella città capoluogo (fa parte, tra l’altro, anche del raggruppamento temporaneo d’imprese che dovrà realizzare l’eterna incompiuta del Palazzetto dello sport).

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