Troppo ingombrante e pure pericoloso per poter restare mentre i turisti passeggiavano guardando le istallazioni luminose, il cantiere che era stato aperto in gran fretta (dopo anni di ritardi) per il restyling di Corso Vittorio Emanuele fu letteralmente smantellato e una gettata d’asfalto fu poi stesa per coprire il buco provocato dai lavori in corso.
Così, con una “pezza” – non a colori ma grigia come l’asfalto – fu “salvata” la scorsa edizione della kermesse Luminosa. Due anni dopo è un altro tratto di Corso Vittorio Emanuele a essere interdetto al passaggio per i cantieri aperti e, questa volta, dovrebbe essere la processione di San Matteo a passare ma, stando agli atti ufficiali dell’amministrazione comunale, i lavori non termineranno prima del prossimo 7 novembre.
«Si devono vergognare, a loro interessano soltanto le Luci d’Artista e sono pronti a sacrificare la processione che non è semplice folklore ma rappresenta un segno delle nostre radici, della nostra identità più profonda», è la considerazione unanime che i portatori delle paranze, dai capi storici ai più giovani, rivolgono al Comune.