La leggenda tedesca poi trasmutata in fiaba dai fratelli Grimm narra che, seguendo il pifferaio magico e rapiti dal suono del suo strumento, i topi lasciarono la cittadina di Hameln che avevano letteralmente invaso per gettarsi nel fiume dove affogarono tutti. Ecco, l’immagine che si sono ritrovati ieri davanti agli occhi i bagnanti dalla spiaggia di Mercatello ma anche di Pastena e di Torrione è davvero molto simile a quella dei topi affogati nel fiume della fiaba raccontata dai due linguisti e filologi tedeschi Jacob e Wilhelm Grimm. Lungo tutto il litorale, infatti, si è creato un “mare” di ratti galleggianti morti. E, così, i retini che i bambini avevano portato in spiaggia sperando di imbattersi in qualche pesciolino da riporre poi nel loro secchiello, sono diventati lo strumento di raccolta dei cadaveri dei ratti galleggianti. «All’una siamo a 24 topi raccolti e i bagnini hanno le buste piene», racconta un bagnante della zona di Pastena.
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