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Sos sicurezza a Salerno: «Degrado e violenze, siamo davvero stanchi»

di Eleonora Tedesco
Escalation microcriminalità, il centro storico in allarme: mai così poca sicurezza. E il lungomare diventa un dormitorio
Sos sicurezza a Salerno: «Degrado e violenze, siamo davvero stanchi»

Per adesso è una sorta di malumore sussurrato, un malcontento che cerca ancora una risposta istituzionale. Ma per quanto ancora sarà così? «La gente è stanca, si avverte un sottofondo di rabbia che potrebbe esplodere in ogni momento. I nostri ragazzi sono probabilmente scostumati, arroganti ma questi non hanno nulla da perdere. È una miccia pronta ad esplodere»: sono le riflessioni di un commerciante del centro storico di Salerno che, per la prima volta per chi da anni lo interpella per comprendere le dinamiche che si creano tra vicoli e slarghi, sembra visibilmente preoccupato. L’escalation di violenza e microcriminalità che si è registrata negli ultimi giorni con bande di cittadini extracomunitari che si sono affrontati a colpi di spranghe e bottiglie fino allo sgozzamento di un 30enne marocchino (per i due connazionali che lo hanno aggredito è scattato l’arresto dopo il fermo dei poliziotti delle Volanti) sono i segni esteriori di un humus che sta diventando incandescente. «A memoria – continua l’esercente – non ricordo mai nella nostra città una situazione di mancanza di sicurezza così diffusa, nemmeno negli anni in cui c’erano le famiglie di camorra. E il fatto che queste persone vengono prese dalle forze dell’ordine e subito rilasciate aumenta il senso di frustrazione. Ma se uno dei nostri ragazzi reagisce, rischia di dover scontare 30 anni, sono loro che non hanno niente da perdere. Qua sotto la cenere sta bollendo il fuoco». E guai a ridurre il problema a una questione di intolleranza razziale: «I bengalesi – chiarisce – praticamente stanno comprando tutto il centro storico ma non danno problemi. Da sempre abbiamo avuto a Salerno comunità di senegalesi e nigeriani che si sono arrangiati, qualcuno è riuscito pure a mettere su famiglia e abbiamo sempre vissuto in pace. Invece questi quattro o cinque che sono arrivati ora e che sembra siano marocchini stanno creando enormi problemi. In più, non hanno alcun rispetto né timore per nessuno, anzi, risultano pure scostumati. Ma è possibile che nessuno vede lo spaccio a cielo aperto sul lungomare».
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