Skip to content

Scafati, sequestrato impianto rifiuti

La Procura: danni ambientali
Scafati, sequestrato impianto rifiuti

Odori insopportabili, liquami sospetti nei campi circostanti e proteste continue dei residenti hanno portato al sequestro di un impianto di compostaggio a Sassinoro, in provincia di Benevento. La struttura, gestita dalla società “New Vision” con sede legale a Pompei e amministrata da un’imprenditrice di Scafati, è finita al centro di un’inchiesta della Procura di Benevento per presunti reati ambientali.

L’operazione dei Carabinieri Forestali

Il sequestro è stato eseguito giovedì dai Carabinieri Forestali del Nucleo di Pontelandolfo, su disposizione del Gip del Tribunale di Benevento e su richiesta della Procura. L’operazione arriva al termine di un’attività investigativa avviata nel 2022, che ha raccolto numerose segnalazioni e testimonianze da parte della popolazione locale.

Le accuse: deposito incontrollato di rifiuti e getto pericoloso di cose

Secondo gli inquirenti, l’impianto sarebbe responsabile di due reati contravvenzionali: deposito incontrollato di rifiuti e getto pericoloso di cose. Comportamenti che, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero provocato ripercussioni dirette sull’ambiente e sulla salute pubblica, compromettendo la vivibilità dell’area.

Leggi anche

Il reportage dai vicoli di Salerno: «Centro storico fuori controllo, intervenite o ci pensiamo noi»
Salerno, molesta i turisti in centro: viene fermato e poi aggredisce i poliziotti
Pagani, caduta fatale nel pozzo: muore 55enne