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Salerno, crollo al Comune: la casa dei salernitani a pezzi

di Eleonora Tedesco
Cede il soffitto nella stanza al terzo piano del consigliere Santoro: «Ho rischiato grosso: ora controlli strutturali». I fondi per il restyling "dirottati" su altri progetti
Salerno, crollo al Comune: la casa dei salernitani a pezzi

«Avrei potuto rimetterci l’osso del collo, è stato un puro caso che non stavo occupando il mio posto in ufficio». È ancora preoccupato e indignato il consigliere comunale della Lega, Dante Santoro, dopo il crollo di calcinacci dal soffitto proprio all’ingresso della sua stanza al terzo piano di Palazzo Guerra. Sì, perchè al Municipio di Salerno, quella che è la “casa” di tutti i salernitani, si è registrato l’ennesimo crollo. «Il Comune di Salerno cade a pezzi. Poteva andare peggio, ma non può andare peggio di così», continua il consigliere. Il cedimento dal soffitto è avvenuto venerdì scorso quando Santoro è stato contattato dai responsabili dell’ufficio che si occupa del patrimonio comunale che gli hanno comunicato l’imminente interdizione della stanza per ragioni di sicurezza. «Ho avuto rassicurazioni che il problema sarà risolto entro la settimana. Ma non mi interessa soltanto la mia sicurezza ma quella di tutti i miei colleghi consiglieri comunali: ho chiesto che sia controllato tutto il terzo piano», fa sapere Santoro.
Al terzo piano di Palazzo di Città, infatti, mentre nell’ala che si apre alla destra dell’ingresso con veranda si trovano gli uffici, dall’altra ci sono le stanze dei vari gruppi consiliari e uno stanzone dove i consiglieri si riuniscono per le commissioni consiliari. Insomma, tra dipendenti comunali e consiglieri è un piano parecchio frequentato e saranno messi in campo tutti i controlli necessari. Tuttavia si tratterà comunque di palliativi perché i problemi di Palazzo Guerra sono ormai cronici e strutturali e avrebbero urgente bisogno di un’operazione di riqualificazione.
Il crollo del terzo piano, infatti, non è un caso isolato, anzi si tratta dell’ennesimo segnale del fatto che Palazzo Guerra gode di pessima salute. Poco meno di un anno fa, si è registrato il crollo, anche in quel caso, di parte del soffitto del bagno del secondo piano che, anche in quel caso, è stato interdetto. Ma il crollo più illustre è stato quello che ha interessato nientemeno che la Sala del Gonfalone con annessi sposi costretti a spostarsi nel Salone dei Marmi.
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